Arona, Pnrr: 380 mila euro a rischio. Gusmeroli: “Dal Governo volontà di recuperare con altri fondi”

Condividi articolo:

La rinegoziazione dei fondi del Pnrr costerebbe al Piemonte 2 miliardi e 100 milioni di euro. Di questi 380 mila interesserebbero Arona. Questo l’ammontare dei progetti ed interventi che il ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto vorrebbe “tagliare”.

Infatti, secondo il piano Fitto- Meloni, verrebbero definanziate, totalmente o parzialmente, dal Pnrr, misure per 15,9 miliardi di euro. Misure che si salveranno solo con altre forme di finanziamento.

Si vanno a “tagliare” 6 miliardi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica, 3 miliardi e 300 milioni di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di degrado sociale; 1 miliardo e 287
milioni euro destinati alle misure per la gestione del rischio idrologico.

Il Piemonte risulta tra le Regioni più penalizzate, con oltre 2 miliardi di definanziamenti. Nelle prossime settimane molte amministrazioni locali potrebbero scoprire di non avere più a bilancio soldi del Pnrr che, invece,
erano previsti.
Questo il prezzo che il Piemonte rischia di dover pagare ai “tagli”: 900 milioni di euro definanziati sugli Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni. 50 milioni di euro definanziati su Tutela e valorizzazione del verde urbano
ed extraurbano; 683 milioni di euro definanziati sugli Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di degrado.

Questi i principali interventi a rischio ad Arona: manutenzione straordinaria marciapiedi: taglio di 250.000 euro; efficientamento energetico scuole: taglio di 130.000 euro. Dopo questo allarme annunciato dal Pd regionale e provinciale è l’onorevole Alberto Gusmeroli a fare chiarezza: “Ho verificato per i marciapiedi della città, già fatti, abbiamo ricevuto 90.000 euro da Pnrr, mentre dei 130 mila della scuola ne riceviamo 90 mila. In ogni caso il Governo ha la volontà di far recuperare gli interventi con altri fondi non Pnrr, in modo da rispettare le scadenze del 2026 per la realizzazione delle opere previste da Pnrr”. Come si vede al momento una parte è persa.

Articoli correlati