Ancora due casi di truffe online scoperte dagli agenti del Commissariato di Omegna

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Ancora due casi di truffa scoperti dalla Polizia di Stato. Il primo riguarda un falso impiegato bancario. La vittima, un cinquantenne di Omegna, ha raccontato al commissariato, di essere stato contattato al telefono da un operatore bancario che spiegava la necessità di fare delle operazioni sul conto corrente. Ma poi se l’è trovato svuotato.
La persona che lo ha chiamato ha detto di essere un dipendente della banca dove l’uomo è correntista e di chiamare per segnalare un’operazione anomala e gli chiedeva di effettuare alcune operazioni per bloccare la transazione.
L’omegnese, quindi, ha seguito le indicazioni del finto impiegato, facendo quanto veniva chiesto: inserimento della password, del codice OTP, accesso al servizio di home banking ed inserimento di codici di sicurezza del conto corrente e dei numeri di due carte di credito. Il truffatore poi gli aveva detto che avrebbe richiamato per confermare il blocco dell’operazione sospetta.
Poco dopo, non avendo ricevuto alcuna chiamata, l’omegnese ha controllato il conto corrente, scoprendo così di aver effettuato numerosi versamenti sulle due carte di credito, per un totale di cinquemila euro.
Gli agenti del Commissariato di Omegna, in seguito a complesse attività informatiche, sono riusciti a identificare un cittadino italiano, classe 98, residente in Umbria, che è così stato denunciato per truffa.
La Polizia invita tutti gli utenti a diffidare delle telefonate provenienti da sedicenti impiegati di istituti bancari che, con la pretesa di effettuare controlli su movimenti anomali, chiedono di effettuare una serie di operazioni sul conto corrente attraverso le piattaforme home banking.
Nel dubbio, contattare direttamente la vostra filiale oppure andarci personalmente.
Gli agenti del Commissariato omegnese hanno anche denunciato un cittadino italiano di origine campana per il reato di truffa. L’uomo, 48 anni, attraverso una pagina di annunci su uno dei maggiori social, aveva messo in vendita alcuni mobili a prezzi modici facendo credere che fossero delle offerte di fine serie.
L’indagine dei poliziotti del Commissariato è partita a seguito della denuncia presentata da una donna omegnese che aveva effettuato degli acquisti online per il valore complessivo di € 445,00, rispondendo ad un annuncio inserito sul sito. 
La donna, dopo alcuni scambi di mail con l’inserzionista, aveva ricevuto i dati della carta prepagata da ricaricare ed effettuava quindi il versamento dell’importo dovuto.
Avvenuta la transazione, il venditore provvedeva a rimuovere l’inserzione online, avvalorando così nella vittima la convinzione di aver concluso l’acquisto ma, subito dopo, si rendeva irreperibile non rispondendo più alle mail dell’acquirente che chiedeva informazioni sulle modalità di spedizione della merce.
Spedizione, quindi, che non è mai avvenuta.
I poliziotti sono risaliti all’identità del truffatore, già noto per questo genere di reati. La raccomandazione è di non farsi attrarre da annunci online troppo convenienti e con importi ben al di sotto del valore reale.

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