Alla grande il settore della ristorazione in queste feste, tra pranzi di Natale, cenoni di Capodanno e non solo. Lo riferisce il presidente della Federazione Italiana Pubblici Esercizi del Vco e ristoratore Massimo Sartoretti.
Una situazione molto positiva con un neo, evidenziato dallo stesso Sartoretti, che fa eco a quanto già dichiarato dagli operatori turistici: manca la neve, anche se gli impianti stanno facendo miracoli per le aperture e per innevare le piste, spesso lottando contro temperature davvero anomale.
“Una nevicata in questo momento sarebbe manna dal cielo” rimarca il presidente FIPE. Lo stesso traccia dicevamo comunque un quadro roseo con Natale e Capodanno che hanno visto il tutto esaurito nei nostri ristoranti. Sartoretti descrive un’euforia generale nelle persone che hanno voglia di uscire, stare insieme, pranzare o cenare fuori casa. E ad essere full sono tutte le tipologie di struttura: dai ristoranti più raffinati alle osterie, fino ai rifugi di montagna.
Aggiunge che dopo la pandemia un nuovo pubblico si è avvicinato ai nostri territori, clienti di prossimità che arrivano oltre che dalla zona del milanese anche dalle province di Asti, Alessandria, Torino: il basso Piemonte ha iniziato a conoscere ed apprezzare il Verbano Cusio Ossola, prima decisamente ignorato, anche grazie ad un’offerta dei nostri esercenti che sta migliorando in modo significativo.
Un po’ di rammarico da parte di Sartoretti per Stresa “E per la scelta di essere stagionali che non condivido” spiega, a fronte di altri laghi che invece hanno strutture aperte e lavorano nel corso di tutto l’anno.