Aggredisce i Carabinieri, bloccato con il taser un nordafricano dopo un incidente a Intra

Condividi articolo:

Si schianta in macchina con l’amico e aggredisce i carabinieri della Stazione di Premeno che vogliono far sottoporre all’alcoltest il conducente dell’auto. I militari hanno dovuto usare il taser per fermare un trentenne nordafricano che l’altra notte ha dato in escandescenza malmenando la pattuglia intervenuti davanti all’oratorio San Vittore di Intra per un incidente stradale. Il giovane era il passeggero dell’auto elettrica che si è schiantata contro il cancello di un condominio.

Sia il conducente, un italiano, che il passeggero nordafricano erano in evidente stato di alterazione. Quando il passeggero ha capito che il suo amico sarebbe stato sottoposto ad alcol test, ha iniziato ad ostacolare le operazioni dei militari spingendoli, insultandoli, minacciandoli e frapponendosi tra loro e il conducente. Anche i colleghi della Sezione Radiomobile, giunti di rinforzo, non sono riusciti a calmarlo e a farsi dare le generalità.

Al contrario il passeggero è diventato ancora più violento colpendo ripetutamente con calci e pugni e una testata i militari (due sono stati feriti) e tentando per ben due volte la fuga a piedi ma le sue precarie condizioni fisiche non gli hanno permesso di andare lontano. Nel frattempo sul posto è giunta anche una pattuglia della Polizia di Stato che ha collaborato al tentativo di immobilizzarlo.

I Carabinieri hanno più volte avvertito l’uomo che se non si fosse calmato sarebbero stati costretti ad utilizzare il taser, ma neanche questi avvertimenti hanno sortito l’effetto sperato e l’uomo è stato raggiunto da una scarica elettrica che lo ha immobilizzato e ha permesso ai militari di ammanettarlo in sicurezza. Portato in caserma a Verbania e dichiarato in arresto arrestato per resistenza, oltraggio a Pubblico Ufficiale e lesioni personali aggravate, ha continuato a minacciare i Carabinieri e anche il personale paramedico della Croce Verde di Verbania chiamato per prestare le prime cure ai militari.

Dopo una notte ai domiciliari, questa mattina è comparso in Tribunale per la convalida e la direttissima. Ha negato di aver commesso quanto gli veniva imputato, nonostante ci fossero sul posto due pattuglie al momento dei fatti, e, anzi, ha detto davanti al giudice che sono sono stati i carabinieri ad aggredirlo. Dichiarazioni che accusano i militari e per le quali la Procura valuterà come procedere. La pm Anna Maria Rossi ha chiesto la convalida dell’arresto e la misura cautelare dell’obbligo di presentarsi due volte a settimana alla polizia giudiziaria. Richieste accordate dal giudice.

Articoli correlati