“Le sfide che la siccità presenta alle nostre comunità sono complesse e impongono un lavoro che stiamo mettendo a punto con metodo. Per questo abbiamo organizzato un tavolo di approfondimento che ha definito un primo programma di lavoro con scadenze a sei, dodici, ventiquattro mesi. Sono soluzioni migliorative e investimenti a breve e medio termine per affrontare questa situazione critica”. Così l’amministratore delegato di Acqua No Vco dopo il tavolo dedicato alla crisi idrica del Vergante che si è riunito nei giorni scorsi su convocazione dell’Autorità d’Ambito.
Il territorio dei comuni di Nebbiuno, Meina, Massino Visconti, Lesa e Invorio vedrà azioni che hanno il fine di renderlo progressivamente più capace di fare fronte alle nuove condizioni climatiche e idrologiche. Ma la siccità non può essere risolta da interventi né immediati né isolati ed è una situazione che non si modifica per qualche giorno di precipitazioni. “Basti pensare – precisa Barbone- che il deficit nevoso, secondo i dati ufficiali pubblicati lo scorso 14 dicembre, indica una diminuzione della disponibilità di neve del 44% sulle nostre montagne. Questo si unisce ad un incremento delle temperature medie che ha visto novembre 2023 come il più caldo mai registrato a livello globale”.
Per un territorio come il Vergante che ha molto del suo approvvigionamento idrico dipendente da fonti superficiali, questi sono fattori problematici.
Gli interventi previsti dovrebbero ridurre i disagi nei prossimi mesi, ma occorrerà tutto il periodo previsto (24 mesi) per avere benefici stabili. Da qui la necessità di
collaborare, tutti, per un consumo intelligente di acqua. Sarà intensificata la campagna informativa in questo senso.