Il 10 febbraio 1945, il questore di Fiume, Giovanni Palatucci, muore nel campo di concentramento di Dachau. Per questo motivo proprio oggi, sotto la pioggia, è stato ricordato alla presenza del Prefetto Michele Formiglio, del Vice della Provincia Rino Porini, del sindaco di Verbania Silvia Marchionini, del delegato dell’Associazione Nazionale ex Internati nei lagher nazisti Paolo Caminiti, dei Comandanti delle altre forze dell’Ordine, del Questore e della Polizia di Stato.
La cerimonia di fronte al cippo a lui dedicato sul lungolago di Verbania.
Dopo la deposizione di due omaggi floreali, uno della Questura ed uno del Comune, si è svolto un breve momento di preghiera officiato da Don Giovanni Antoniazzi seguito dal silenzio e da un breve ricordo del dott. Palatucci.
Palatucci, giovane funzionario di polizia, questore Reggente di Fiume, all’indomani dell’armistizio del 1943, sotto l’occupazione nazista diventò l’ispiratore di una organizzazione finalizzata ad aiutare gli ebrei perseguitati ed in fuga da tutta Europa. Dal gennaio al luglio 1944, infatti, dopo aver munito di documenti falsi 1000 ebrei, riuscì a trasferirli in località interne più sicure, lontano dai controlli dei nazisti. Arrestato dalle “SS” il 13 settembre 1944 fu deportato, a soli 35 anni, in Germania dove morì. Nel 1990 è stato insignito dell’onorificenza di “Giusto tra le nazioni”. Nel 1995 lo stato italiano gli ha conferito la Medaglia d’oro al merito civile. Papa Giovanni Paolo II lo ha annoverato tra i martiri del XX secolo.
A Verbania la commemorazione in memoria di Giovanni Palatucci morto a Dachau il 10 febbraio ’45
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