Villadossola, domani alle 15 l’ultimo saluto a Franco Ravandoni

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E’ in programma domani pomeriggio nella Chiesa del Cristo Risorto il funerale dell’ex sindaco di Villadossola Franco Ravandoni. Aveva 76 anni è scomparso ieri pomeriggio. Da tempo era malato. La notizia della sua morte è arrivata a poche settimane dal voto.
La vita amministrativa della sua città è stata per Ravandoni una grande passione. Sulla soglia del palazzo municipale si è affacciato per la prima volta agli inizi degli anni 90. Bancario di professione, appassionato di politica militava nella fila della Dc. Di quella Democrazia Cristiana guidata dall’allora segretario cittadino Alessandro Bonacci che, in rotta con le direttive provinciali novaresi, siglò l’intesa storica con il Partito comunista di Villadossola. Un’esperienza di governo che Ravandoni divise con Romano Zaretti. A palazzo di città ci è tornato successivamente da sindaco una prima e seconda volta.
Da amministratore si è trovato a fronteggiare momenti caldi della vita del paese : il rischio chiusura dell’ex Enichem (fabbrica acquistata poi dal gruppo Mapei ) e ancora la serrata definitiva della Sisma.
Ma l’ultima sfida elettorale l’ha voluta giocare più di recente nella primavera del 2013 contro Marzio Bartolucci. Le urne però non lo premiarono così guidò la minoranza dando battaglia alla compagine di governo. Con lui in minoranza c’era l’attuale sindaco. Bruno Toscani commentando la notizia della scomparsa di Ravandoni ha parlato infatti di un amico, un mentore da cui ha imparato molto. “Interpretando il sentire comune posso dire che se ne va una persona che ha dato molto a questa città” le parole di Toscani.
Ricordi affettuosi legati a momenti personali si intrecciano anche nei post affidati ai social di politici locali. E’ il caso del senatore Pd Enrico Borghi o del presidente della Provincia Alessandro Lana.
Ravandoni lascia la moglie Anna e i figli Mariano e Francesco.

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