Verbania, cane rischia eutanasia. Oipa diffida il Comune. Marchionini: “Si farà secondo legge”

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Il Comune di Verbania vuole sopprimere Aci, un pitbull di quattro anni ritenuto “pericoloso”. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha inviato due diffide al Comune nelle quali si chiede di non procedere con l’eutanasia. Lo riferisce l’associazione che prosegue: “A oggi il Comune di Verbania non ha risposto. L’associazione Amici degli Animali, che sta collaborando con l’Oipa per salvare il cane, si offre di trovare una pensione che potrebbe offrire un percorso riabilitativo, a proprie spese. Una vicenda, questa, conseguente anche alla totale mancanza di una normativa a tutela di cani di un certo tipo acquistati o adottati da soggetti inidonei e, spesso, abbandonati nei canili”.

Spiega l’avvocato Claudia Taccani, responsabile dell’Ufficio legale Oipa: “Aci è colpevole di un solo episodio “accertato” di aggressività nei confronti dell’ormai ex proprietario e non si conosce l’effettiva dinamica dei fatti”. Secondo la stessa dalla documentazione non emergono prove fattuali riguardo l’aggressività incontrollata del cane tale da giustificare la necessità di eseguire l’eutanasia, parla anche di una procedura che sarebbe adottata in violazione della normativa di settore. “Chiediamo che, in attesa d’individuare un’eventuale struttura alternativa ritenuta idonea, siano nominati un medico veterinario esperto in comportamento animale e un educatore cinofilo specializzato per avviare un percorso terapeutico specifico” continua l’avvocato che annuncia la nomina di un veterinario comportamentista per una perizia di parte.

Il sindaco Marchioni parla di una vicenda che si trascina da tempo per un cane che ha aggredito il padrone staccandogli un orecchio e ritenuto irrecuperabile. E’ stato proprio il padrone ad affidarlo al Comune che come da procedura di legge ha interessato il servizio veterinario. Riferisce Marchionini: “Il cane è inavvicinabile, la questione è stata al centro di 2 commissioni, abbiamo coinvolto le associazioni animaliste ma nessuna ha fornito concrete prospettive per il cane, pericoloso per gli uomini e per gli altri cani”. “Il servizio veterinario deve indicare la strada da percorrere” aggiunge il sindaco, spiega che da 6 mesi Aci è in canile, struttura non idonea perché alimenta la sua aggressività; interessato anche il Garante regionale per i cani ma al momento senza esito. “Ogni possibile iniziativa è stata portata avanti- conclude Marchionini- ci sono pochissime strutture per animali con queste problematiche, al momento nessuno l’ha preso in carico. Si farà quel che dice la legge”.

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