Veneto Banca, le associazioni dei risparmiatori scrivono al Ministro Giorgetti

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E’ ora che la politica onori le promesse”. Le associazioni dei risparmiatori di Veneto Banca hanno scritto una lettera al Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgietti, alla presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, al vice presidente Matteo Salvini e a tutti i parlamentari. Richiamando il precedente appello del 14 novembre, le associazioni, già componenti della Cabina di regia istituita presso il Ministero dell’economia e delle finanze per l’elaborazione della legge in materia di indennizzi ai risparmiatori, chiedono la convocazione urgente dell tavolo tecnico, in precedenza istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze, per affrontare la questione del fondo di indennizzo dei risparmiatori. Non tutti, infatti, hanno ancora potuto accedervi.

Il Fondo indennizzo risparmiatori (F.I.R.), era stato istituito con una legge per i risparmiatori che avevano subito un pregiudizio ingiusto da parte di banche e controllate con sede legale in Italia, poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16-11-2015 e prima del 01-01-2018. Tale fondo, gestito da C.O.N.S.A.P. S.p.a., interamente partecipata dal Ministero dell’economia e delle finanze, aveva una dotazione iniziale di 525 milioni/euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, per un totale di 1.575 milioni/euro.

Allo scorso 14 novembre, tuttavia, risulterebbe che non tutti i risparmiatori che hanno inviato domanda di accesso al F.I.R. abbiano effettivamente ottenuto l’indennizzo, fissato in una somma pari al 30% della somma spesa per l’acquisto delle azioni – e al 95% per le obbligazioni subordinate – emesse dalle banche, poi andate in liquidazione, fino ad un massimo di 100.000 euro. Infatti, delle 144.245 domande di accesso al F.I.R., al 14 novembre circa 4.000 risultavano, ad oggi, ancora in fase di istruttoria. Oltre a ciò, risultava che la somma stanziata e pari a 1.575 milioni/euro sia stata utilizzata solo in parte, residuando, la somma di circa 500 milioni/euro.

Per questo le associazioni dei risparmiatori chiedevano che il Governo intervenisse presso Consap per velocizzare l’iter delle domande di accesso al Fir e di intervenire anche in via legislativa per risolvere la situazione dei risparmiatori le cui domande non sono state accettate.

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