Valanghe, al momento pericolo moderato sulle nostre Alpi con tendenza stabile: dovrebbe proseguire anche nei prossimi giorni. Lo riferisce il bollettino di Arpa Piemonte alla vigilia di un fine settimana di bel tempo. Con montagne innevate che richiedono prudenza anche alla luce dei recenti fatti di cronaca.
La situazione sulle Alpi Pennine di confine e sulle Alpi Lepontine Nord. Spiegano da Arpa Piemonte: “La neve ventata deve essere valutata con attenzione.
Con il rialzo termico e l’irradiazione solare diurni, nelle regioni in cui ha nevicato abbondantemente e sui pendii molto ripidi esposti al sole sono previste numerose valanghe asciutte e umide di piccole e medie dimensioni.
Il vento è stato in parte moderato. Negli ultimi giorni nelle conche, nei canaloni e dietro ai cambi di pendenza si sono formati accumuli di neve ventata in parte instabili. Essi possono subire un distacco in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali soprattutto sui pendii molto ripidi ombreggiati al di sopra dei 2200 m circa.
Inoltre, in alcuni punti le valanghe asciutte possono subire un distacco negli strati superficiali del manto nevoso soprattutto nelle zone di passaggio da poca a molta neve.
Lungo il confine con la Svizzera, sui pendii ombreggiati molto ripidi e al di sopra dei 2500 m circa il pericolo di valanghe è di grado 3 ovvero marcato”.
Il legame tra i vari accumuli di neve ventata e quello tra gli accumuli di neve ventata e la neve vecchia è in parte ancora sfavorevole. Soprattutto in quota l’innevamento è estremamente variabile a seconda dell’azione del vento.
La tendenza: l’irraggiamento notturno sarà buono. Con il rialzo termico e l’irradiazione solare diurni, il pericolo di valanghe asciutte e umide diminuirà leggermente.