Una giornata speciale: finalmente può esultare la Paffoni dopo il successo in gara 4 al Palabertelli

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Quindici anni dopo, la Paffoni torna a vincere l’ultima partita giocata. L’ultima volta era stata nella serie play-out con Asti, quella della mano de dios di Innocenzo Ferraro. Ieri, in un Palabertelli vestito di rossoverde, con duecento tifosi pazzi di gioia, la Fulgor ha conquistato la serie B Elite, obiettivo dichiarato della stagione: il prossimo campionato sarà con un livello qualitativo elevatissimo, con la possibilità di inserimento di un giocatore comunitario. E, finalmente, anche qui dopo un’attesa infinita, sarà nel nuovo palasport di Gravellona. Nella decisiva gara quattro, la Paffoni ha vinto con merito, 74-66, con un finale in controllo. La Sangiorgese ha resistito un tempo, fin quando in attacco Testa ed Airaghi hanno fatto canestro. Poi, dopo l’intervallo, è arrivato l’allungo decisivo. Torgano e Balanzoni sono stati i giocatori simbolo del successo: il capitano ci ha messo la sua firma, giocando la miglior partita stagionale nella partita più importante. La sua tripla e la sua schiacciata, in rapida successione, sono stati il manifesto della vittoria. Ed è giusto che l’abbia scritta lui la parola fine, lui che in questi cinque anni ci ha sempre messo tutto quello che aveva, perdendo finali e semifinali, giocando da infortunato, rinunciando anche a dei soldi pur di rimanere a giocare con la canotta rossoverde. Lui, l’emblema ed il simbolo di questa squadra e di questa società, l’uomo più amato dal pubblico della Paffoni. Lui che ha sottoscritto l’ultimo contratto con Ugo Paffoni. C’è un che di romantico e di magico nella partita di ieri, che può davvero essere l’alba di un nuovo giorno. Perchè il progetto crescerà, andrà avanti con rinnovate ambizioni, con nuovi sponsor e con un entusiasmo contagioso. Finalmente. Una giornata così, dopo 15 anni, chi ha la Fulgor nel cuore, se la meritava

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