Due rimpatri sono stati eseguiti nei giorni scorsi dall’Ufficio Immigrazione della Questura del Vco. Il primo, un albanese di 35 anni, destinatario di un provvedimento di allontanamento per motivi imperativi di pubblica sicurezza a firma del Ministro dell’Interno. L’uomo era in Italia da circa vent’anni e già nel 2018 gli era stato revocato il permesso di soggiorno ottenuto per ricongiungimento familiare, per la sua tendenza a delinquere. L’albanese aveva infatti collezionato condanne per spaccio di stupefacenti, per rissa e guida in stato di ebbrezza. Inoltre aveva commesso 12 furti in abitazione in concorso con altri, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e porto abusivo di arma. Imbarcato su un volo partito da Malpensa e diretto a Tirana, per cinque anni non potrà circolare nei territori di area Schengen.
Gli agenti verbanesi hanno anche accompagnato al Cpr di Bari in vista del rimpatrio un nigeriano entrato in Italia nel 2005 e che in questi anni ha annoverato condanne per violenza sessuale, rapina, lesioni, guida in stato di ebbrezza, porto abusivo di armi, furto e danneggiamento. Nel 2021 aveva ricevuto un avviso orale del Questore affinché cambiasse condotta, ma che ha ignorato.
Un albanese e un nigeriano pluripregiudicati rimpatriati nei giorni scorsi dall’Ufficio Immigrazione della Questura del Vco
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