Tutta la comunità di Baveno ha accolto l’ingresso del nuovo parroco don Giorgio Borroni

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Tutta la comunità di Baveno domenica pomeriggio ha gremito la chiesa dei Santi Gervaso e Protaso per accogliere ufficialmente l’ingresso del nuovo parroco, don Giorgio Borroni. Alla celebrazione eucaristica, presieduta dal vicario don Gianmario Lanfranchini, c’erano i sacerdoti, tanti parrocchiani, le associazioni.
Emozionato don Giorgio che ha ringraziato per la presenza.

Ad accogliere ufficialmente don Giorgio il sindaco di Baveno Alessandro Monti: “La nostra è una comunità laboriosa, generosa e ospitale, ma non è immune dai pericoli di una società smarrita e in crisi e dalle crescenti difficoltà che colpiscono le famiglie fragili e i più deboli.
Abbiamo, caro Don Giorgio, missione e ruoli diversi, ma tanta strada possiamo percorrere uniti per il bene della nostra comunità. Troveremo in Lei, nel suo impegno come direttore della Caritas diocesana e come responsabile della pastorale sociale e del lavoro, un interlocutore autorevole e di grande esperienza, portatore di prezioso contributo alla crescita di una comunità inclusiva e solidale”.
Dal primo cittadino anche il grazie a don Volpati: “Caro, carissimo Don Giuseppe, come esprimere la gratitudine per i lunghi anni del suo ministero bavenese, durante i quali ha saputo essere punto di riferimento anche per tutta la nostra comunità.
La Città di Baveno vuole manifestarLe oggi profonda riconoscenza per la dedizione e l’impegno di quarantacinque anni passati tra la nostra gente con una presenza costante, spesso discreta ma determinata e attenta che ci ha richiamato e sollecitato alla responsabilità solidale, al dialogo costruttivo, al valore profondo dell’accoglienza inclusiva senza distinzioni, con grande apertura e rispetto verso le differenze. E ancora grazie per la sua testimonianza alle celebrazioni della memoria del nostro passato, delle pagine laceranti e buie della nostra storia, del sacrificio dei nostri martiri, perché ricordare vuol dire non dimenticare che il bene prezioso della libertà deve essere innanzitutto rinnovato impegno e responsabilità”.

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