Terzo successo casalingo per la Paffoni, che ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere ragione di Lumezzane. Punteggio altissimo(103-95), con Omegna che ha allungato le mani sul match solamente negli ultimi 3′, grazie a Trapani, mvp del match con uno stratosferico 39 di valutazione e a Di Meco, che ha messo 7 dei suoi 13 punti nel momento decisivo. Paffoni che si prende il primo posto in classifica
Volley: bella Plastipak, Mokavit di rimonta, un punto per Omegna, stop Arona e Samma
I risultati della prima giornata della pallavolo regionale iniziando dalla Serie C femminile: a Vercelli esordio con vittoria al quinto per Mokavit Altiora; contro Multimed Vercelli la squadra di coach Macaluso vince in rimonta con finale sul 3-2, parziali 23-25, 25-23, 25-22, 20-25, 15-17. Sara Pallavolo Omegna ha invece perso sempre al tie break, al Pala Woijtyla di Cambiano. Finale del match contro In Volley Dell’Osto Trasporti sul 3-2, parziali 24-26, 25-17, 19-25, 25-17, 15-13. Esordio in categoria con una sconfitta abbastanza netta per Rental Arona, le biancoverdi hanno perso in quel della palestra del Liceo Fermi contro Labor Borgaro, con parziali sul 15-25, 10-25, 19-25 che hanno scritto il finale sullo 0-3. Scendendo in Serie D maschile Plastipak Altiora ha esordito in casa al PalaManzini contro Stamperia Alicese Santhià, gara finita con la vittoria della squadra verbanese che ha decisamente convinto per 3-1, con i parziali sul 27-29, 25-16, 25-14, 25-22. Domani alle 17.30 prima gara sulla panchina del 2Mila8 Domodossola per coach Andrea Cova. Gli Ossolani accoglieranno al PalaRaccagni Multimed Vercelli.Nel medesimo torneo ma al femminile Sammaborgo di Munny Bertaccini ha perso nel biellese contro la quotata GS Tollegno. Finale di partita 3-1, con parziali refertati sul 25-15, 20-25, 25-22, 25-14. In chiusura Ticino Volley che contro Igor Volley in trasferta ha vinto nettamente con parziali sul 17-25, 20-25, 20-25 per lo 0-3 conclusivo.
Anche nell’Asl Vco al via la sperimentazione di Cas-T, nuovo percorso per le urgenze oncologiche
Garantire ai pazienti oncologici una risposta rapida, uniforme e di qualità nelle situazioni d’urgenza: è questo l’obiettivo del progetto Centro Accoglienza e Servizi – Terapia (CAS-T), promosso da Azienda Zero Piemonte e dalla Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta, dedicato alle emergenze dei pazienti affetti da tumori solidi in trattamento farmacologico attivo.
Il cancro rappresenta la seconda causa di mortalità in Italia, con quasi 400.000 nuove diagnosi nel 2023. L’evoluzione delle terapie ha aumentato la sopravvivenza e il numero di persone in cura, rendendo sempre più frequente la necessità di un intervento tempestivo anche fuori dai percorsi programmati. Tra il 3 e il 10% dei pazienti che accedono ai pronto soccorso ha una storia oncologica, e oltre la metà di questi viene ricoverata.
«Con CAS-T vogliamo offrire un’assistenza più immediata e appropriata, riducendo gli accessi non necessari ai pronto soccorso e rispondendo con precisione ai bisogni dei pazienti oncologici» spiega Federica Riccio, Direttore della struttura di Medicina Territoriale e Reti di Patologia di Azienda Zero.
Il progetto, sviluppato con il contributo di Marco Numico, Direttore dell’Oncologia dell’Azienda Ospedaliera di Cuneo, prevede la sperimentazione in alcune aziende sanitarie piemontesi: Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, Ospedale Mauriziano di Torino e Asl VCO. Gli operatori, formati con uno specifico strumento di triage clinico, potranno valutare i sintomi e le tossicità assegnando un livello di priorità che consenta una presa in carico tempestiva.
Federico Riboldi, Assessore regionale alla Sanità: «CAS-T mette al centro la persona, rafforzando l’umanità delle cure. Il progetto migliora l’assistenza territoriale, garantendo ai pazienti oncologici un supporto rapido e vicino ai loro bisogni, evitando percorsi frammentati o confusionari. Solo così possiamo assicurare ai pazienti oncologici risposte tempestive, competenti e coerenti con la loro fragilità».
Il Direttore Generale di Azienda Zero Piemonte, Adriano Leli, sottolinea come «Il compito di Azienda Zero è far sì che esperienze come questa possano estendersi a tutto il territorio regionale, anche attraverso adeguati strumenti formativi e organizzativi».
Per Massimo Aglietta, coordinatore della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta «la rete oncologica, nel rispetto degli standard di accreditamento europeo, si impegna a promuovere buone prassi a livello regionale. CAS-T dimostra come organizzazione e qualità possano combinarsi per garantire percorsi assistenziali sicuri e coerenti, valorizzando il coordinamento tra ospedale e territorio».
75ma Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, Vco in zona rossa
Questa domenica si celebra la 75ma Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro promossa da Anmil. L’elaborazione statistica dell’Osservatorio sicurezza Vega basato su dati Inail per provincia descrive un Vco in zona rossa drammaticamente secondo in Italia per indice di incidenza dopo la provincia di Siracusa. I dati si riferiscono al perido gennaio – agosto 2025, 4 gli infortuni mortali su 67.794 occupati.
Meglio Novara che è all’80mo posto, in zona bianca, con 2 infortuni mortali e 157.085 occupati.
La Regione Piemonte si colloca in zona gialla con 38 decessi totali nei primi 8 mesi dell’anno. Da gennaio ad agosto 2025 sono 681 le vittime sul lavoro in Italia delle quali 493 in occasione di lavoro e 188 in itinere.
L’incidenza più elevata si registra nella fascia d’età degli ultrasessantacinquenni , seguita da quella compresa tra i 55 e i 64 anni .
Per i lavoratori stranieri il rischio mortale è ancora più che doppio.Il settore più colpito resta quello delle Costruzioni, seguito dalle Attività Manifatturiere, Trasporti e Magazzinaggio e Commercio.
Il presidente dell’Osservatorio Mauro Rossato parla di una situazione stabile rispetto allo scorso anno ma precisa: “La stabilità non può certo rappresentare un indicatore di speranza, dal momento che in alcune giornate si registra anche più di un decesso al giorno. Nel nostro Paese la sicurezza sul lavoro viene spesso sottovalutata, non tutti comprendono che può essere l’arma più potente ed efficiente contro gli infortuni e, contemporaneamente, l’alleata principale per la qualità della vita e per la dignità dei lavoratori”.
Sono tornate al Museo del Paesaggio di Verbania le due Allegorie di Veronese in prestito al Prado
In prestito da maggio al Museo del Prado di Madrid per la grande mostra monografica dedicata a Paolo Veronese, sono tornate nei giorni scorsi a Verbania “Allegoria con la sfera armillare” e “Allegoria della scultura”, le due grandi tele del pittore cinquecentesco parte del patrimonio della Regione Piemonte, ricollocate al piano nobile di palazzo Viani Dugnani del Museo del Paesaggio.
Furgone con scorta e ditta specializzata al lavoro lo scorso martedì nel centro di Verbania Pallanza, le grosse casse sono state portate all’interno del museo dove i due capolavori di Veronese sono tornati alla luce, riposizionati e controllati dalla Conservatrice Federica Rabai, dalla restauratrice Laura Fallarini e dal funzionario di Regione Piemonte arch. Raffaele Falabella. Una storia da film quelle delle due allegorie che ora sono quindi tornate a disposizione del pubblico verbanese. Erano state scoperte casualmente nel 2014 dall’allora laureanda Cristina Moro, impegnata in una tesi sul luogo di provenienza delle preziose tele, Villa San Remigio, dimora del Marchese Silvio della Valle di Casanova e dalla moglie Sophie Browne oggi di proprietà della Regione Piemonte. Dopo lo straordinario ritrovamento il restauro a Venaria Reale e il ritorno sul Lago Maggiore nel 2023, con custodia presso il Museo del Paesaggio di Verbania, proprio nella sala che ospita anche alcune tele di Sophie Browne. Si è così chiusa un’importante collaborazione internazionale con il Museo del Prado di Madrid che ha consentito al patrimonio regionale e al Museo del Paesaggio di proiettarsi oltre i confini del Piemonte e d’Italia. Per l’ente culturale verbanese questo prestito si somma alla sinergia con il Museo d’Orsay di Parigi con 43 sculture di Paolo Troubetzkoy a Parigi fino a gennaio 2026 per l’eccezionale mostra dedicata al principe scultore.
“La via del marmo” al Sasso nello Stagno che torna anche questa domenica alle 14
La nuova puntata del Sasso nello Stagno torna anche questa domenica alle 14 e ha puntato i riflettori sul progetto “La via del marmo”. Ospite Marco Cerutti.
Oggi il Battello di Pace ha unito il lago Maggiore, in 500 l’hanno accolto a Verbania. Protesta Pro Pal
Più di cinquecento persone hanno accolto a Verbania il Battello di pace, la crociera simbolica tra le due sponde del lago Maggiore organizzata dalla rete Artigiani di pace con l’obiettivo di “unire territori e coscienze”. Il battello, con a bordo una cinquantina di persone, è salpato alle 9 da Angera (Varese) ed è approdato a Verbania alle 15, dopo aver fatto tappa ad Arona (Novara) e Baveno (Verbano-Cusio-Ossola), dove sono stati organizzati momenti di riflessione e confronto.
“Abbiamo bisogno di credere alla pace – ha detto don Renato Sacco, vicario parrocchiale a Villadossola – perché è più difficile abituarsi alla pace che alla guerra. Il battello ha lo scopo di abbattere muri e barriere: diciamo no al riarmo e sì al cessate il fuoco. Siamo contenti se a Gaza non si spara più, anche se la pace è un’altra cosa”. “Basta massacri, basta miliardi buttati via in armi” l’appello di don Angelo Nigro, parroco di Ghiffa (Vco), intervenuto al termine del corteo partito dal lungolago di Intra e arrivato nel parco di Villa Maioni.
Al momento dell’approdo del battello a Intra è andata in scena una protesta da parte di una decina di manifestanti, appartenenti al comitato Vb per la Palestina e a Non una di meno Vco, che ha contestato la presenza, su una barca che accompagnava il Battello di pace, di una bandiera israeliana cucita insieme a quella palestinese, con la scritta ‘Peace’. “È inopportuno – hanno spiegato – esporre la bandiera di Israele in questo momento storico. No all’ipocrisia: basta scegliere da che parte della storia stare, se con gli oppressori o con gli oppressi. Non c’è pace sotto occupazione”.
A Macugnaga la 4° Conferenza Europea su Sentieri e Cammini. Siglato protocollo Cai- Regione Piemonte
Dopo la terza edizione di Parigi, la 4ª Conferenza Europea su Sentieri e Cammini è arrivata a Macugnaga, portando fino a domani i principali attori europei dell’outdoor ai piedi del Monte Rosa.
Più di 70 delegati provenienti da 28 nazioni europee in riunione per questo evento internazionale, organizzato dal Club Alpino Italiano insieme a due pilastri del movimento europeo dell’outdoor: EUMA, la federazione delle associazioni alpinistiche europee, e ERA, la rete che coordina la maglia dei 12 sentieri europei E-paths transnazionali.
Durante la Conferenza siglato il nuovo Protocollo d’Intesa tra Regione Piemonte e Club Alpino Italiano, che sancisce una cornice di collaborazione pluriennale su sentieri, rifugi e valorizzazione del patrimonio montano regionale, con il CAI come ente pubblico di riferimento.
“A Macugnaga, questo weekend, c’è tutta l’Europa dei sentieri e dei cammini. L’obiettivo è discutere dell’impatto che ha il cambiamento climatico sul mondo outdoor della digitalizzazione dei percorsi e della sicurezza e inclusività nell’ambiente montano. Si tratta di momenti di condivisione delle esperienze sia a livello nazionale che internazionale che servono per studiare meglio le strategie di approccio nei confronti dei grandi flussi turistici che stanno invadendo le montagne”, ha dichiarato il Presidente Generale del CAI Antonio Montani.
Particolarmente interessante il panel dedicato ai sentieri previsto per stamattina con la presenza degli assessori Marco Gallo e Gianluca Vignale della Regione Piemonte e dell’Onorevole Alessandro Panza, su delega del ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli.
Open day per la sede del Corpo Volontari di Omegna nell’ambito dell’iniziativa regionale ANPAS
Open day per la sede del Corpo Volontari di Omegna nell’ambito dell’iniziativa regionale ANPAS: un’occasione per fare conoscere alla cittadinanza l’attività del sodalizio ma anche per reclutare nuovi volontari.
Presentate le iniziative 2025/26 del Kiwanis Club Domodossola all’insegna di “Un cuore che vibra”
Presentate presso la sede di Tosco Marmi a Crevoladossola le iniziative 2025/26 di Kiwanis Club Domodossola. Prosegue il progetto Cuore di Pietra che diventa “Un cuore che vibra”; la proposta anche di un concorso e di un concerto corale benefico a sostegno della Casa del Volontario di Villadossola.