Oggi il Consiglio regionale voterà sull’ammissibilità di una proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio assistito depositata nell’agosto scorso dall’associazione Luca Coscioni, che annuncia un presidio. La legge, battezzata ‘Liberi subito’, regola “procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito”. La proposta di legge ha raccolto oltre 11.300 firme. Hanno sottoscritto l’iniziativa 31 sindaci e cittadini di quasi 600 Comuni del Piemonte. Lo stesso testo è gia stato dichiarato ammissibile dai Consigli regionali di Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia. “In mancanza di risposte in tempi certi – si legge in una lettera inviata dal comitato promotore ai consiglieri regionali, i malati “verranno privati definitivamente del diritto di scegliere sul proprio fine vita e costretti ad affrontare un’agonia contro la propria volontà, come capitato a Sibilla Barbieri, cui è stato negato l’accesso alla morte volontaria assistita nonostante fosse in possesso dei requisiti stabiliti dalla Corte Costituzionale, e a Federico Carboni, malato tetraplegico marchigiano che nel giugno 2022 ha potuto accedere alla morte volontaria medicalmente assistita dopo un iter di oltre 22 mesi, fra plurime diffide e messe in mora e ben due ricorsi cautelari d’urgenza”.