Sopralluogo tecnico ieri al cantiere sotto sequestro della pista cicloturistica del Monte Moro a Macugnaga. Si tratta del sentiero internazionale che in futuro collegherà l’Ossola al Canton Vallese. Cantiere al centro di un caso giudiziario dopo che nei mesi passati sono state evidenziate irregolarità nella procedura di avvio delle opere. Mancano anche autorizzazioni e ancora sono state segnalate difformità rispetto al progetto presentato. Nei giorni scorsi l’Agenzia delle Dogane si è espressa in merito : ha dato via libera alle opere già eseguite. Disco rosso per il completamento di quanto ancora non realizzato.
Mercoledì la presenza in Municipio a Macugnaga dei finanzieri del Sagf di Domodossola non è passata inosservata. “I militari – il commento del sindaco Alessandro Bonacci – erano presenti perché hanno accompagnato due tecnici sul tracciato”. Gli esperti hanno effettuato alcuni rilievi come chiesto dal Responsabile unico del procedimento.
Passaggi tutti necessari a far ripartire i lavori. “Ci stiamo attrezzando. Intanto lavoriamo per accogliere quanto richiesto dall’Agenzia delle Dogane il cui parere è vincolante” aggiunge il sindaco. Quando arriverà il dissequestro dell’area Macugnaga vuole essere pronta e così si lavora anche per predisporre il nuovo progetto per il completamento dell’ultimo tratto di pista : poche centinaia di metri.
Quanto successo costerà al comune di Macugnaga anche una sanzione. “Sull’entità non mi sbilancio. Sull’ammontare della cifra richiesta formuleremo le nostre osservazioni “ conclude Bonacci.