Si terrà a Novara il prossimo 26 maggio, nel pomeriggio, la celebrazione per la beatificazione di don Giuseppe Rossi, sacerdote martire, ucciso in “odio alla fede” il 26 febbraio 1945 da una squadra di fascisti a Castiglione Ossola. A presiedere il rito, il cardinal Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, in rappresentanza del Sommo Pontefice. Proprio Papa Francesco, lo scorso 14 dicembre, aveva approvato il decreto che lo aveva dichiarato martire della fede. . Don Giuseppe Rossi nacque il 3 novembre 1912 a Varallo Pombia, studiò nel Seminario diocesano e fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1937 a 25 anni. Nel 1938 il vescovo lo nominò parroco di Castiglione Ossola, ove spese il suo ministero pastorale fino alla morte. Come pastore organizzò l’Azione Cattolica, la San Vincenzo per i più poveri, aiutò con le poche risorse le missioni, si spese per i giovani partiti per il fronte. Don Rossi venne ucciso dai fascisti nella notte del 26 febbraio 1945, dopo che al mattino le milizie partigiane avevano attaccato la Brigata fascista “Muti”. Dopo 8 giorni di silenzio tombale, uno dei militi fascisti si confidò con una ragazza del paese. Trovarono don Rossi nel vallone dei Colombetti, sepolto in una fossa che era stato costretto a scavare con le proprie mani. Il 22 settembre 1991, i resti di don Rossi, dalla natia Varallo Pombia, ove erano stati sepolti per volontà della mamma, furono traslati nella chiesa di Castiglione Ossola, ove riposano. Nelle prossime settimane la Diocesi di Novara trasmetterà ogni ulteriore dettaglio della cerimonia. Proprio per questo dalla Diocesi, don Fausto Cossalter invita le parrocchie a non mettere in calendario altre cerimonie, al di fuori delle messe vespertine già programmate.