Vamos Ganna! Si, perché se il vignonese è in questi giorni al rifugio Maroli al Monte Moro per fare ossigenazione il prossimo sabato 26 agosto andrà ad esordire alla Vuelta a Espana, che mai in carriera ha corso. Inutile dire che dopo il Giro d’Italia, dove Ganna è probabilmente diventato il personaggio che è a suon di successi e maglie rosa indossate, dopo il Tour de France è la terza grande corsa a tappe del ciclismo mondiale. Ventuno giorni di corsa, salite come se piovesse, classico iberico, ma anche una bella prova contro il tempo. Dopo lo spostamento di calendario da maggio ad ottobre avvenuto nella stagione 1995 la Vuelta era diventata una sorta di prova generale per i mondiali, in questo 2023 però, visti i mondialoni in agosto, la battaglia per la maglia rossa torna ad essere fine a se stessa. Tanto per gradire saranno ben nove gli arrivi in salita: Andorra Estacion Vallnord Arinsal, Observatorio Astrofísico de Javalambre, Xorret del Catì, Collado de la Cruz de Caravaca, Laguna Negra Vinuesa, Col de Tourmalet (una capatina in Francia), Larra-Belagua, Alto de Angliru (lo Zoncolan spagnolo, pendenze epiche) e La Crux de Linares. Chiaro che si deciderà tutto qui ma non vanno dimenticate due cronometro: sabato una cronosquadre a Barcellona di 14.8 km, nella quale Pippo potrebbe guidare la Ineos Grenadier al successo ma soprattutto a metà cammino una individuale con partenza ed arrivo a Valladolid, prettamente pianeggiante, di 25.8 km. Ineos Grenadier punterà su Geraint Thomas, secondo al Giro, con lui oltre ad un Ganna che potrà anche guardare ai successi parziali, ci saranno Bernal, Arensman, Fraile, Hejduk, Castroviejo e De Plus. Favoriti? L’iridato della crono Remco Evenepoel punta al bis dopo la vittoria del 2022, Jonas Vingegaard che vuole la doppietta col Tour, Primoz Roglic che sotto sotto cerca anche lui il successo dopo aver vinto il Giro ed il già citato Thomas. Outsiders? Vlasov, Mas, Carapaz, Caruso, Ayuso, Almeida…