Serie D, le ipotesi nel pezzo di Roberto Cominoli

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Nei 9 gironi di serie D, dopo il breve recupero di Sanremese-Chisola (confermato l’1-2 dei primi 78’) e il più lungo di Pineto-Cynthialbalonga (finisce 1-0, la decide Minincleri dal dischetto), la situazione al vertice è ormai in gran parte decisa. Saliranno in serie C Sestri Levante (A), Pineto (F), Catania (I). Hanno buone probabilità di farcela Lumezzane (B), Legnago (C), Arezzo (E), Cavese (H). Rimangono in sospeso Giana con Pistoiese (D) e Paganese con Sorrento (G). Parlando di retrocessioni, ma rimanendo ai gironi A e B: Fossano e Casale hanno il destino segnato, mentre Caronnese e Sona paiono sul viale del tramonto.

 

Poi ci saranno i playout. Beh, alcuni di sicuro, ma probabilmente non tutti e quattro, nei 2 gironi. Al momento sono coinvolte molte squadre, ma alcune di loro soltanto perché l’aritmetica, impietosa, le mantiene sul banco degli imputati, dal quale vorrebbe alzarsi e andarsene quanto prima. La “forca del compasso 8”, ovvero la distanza che evita la sfida finale con terz’ultime e quart’ultime, comprende ancora tante compagini, ma da qui al 7 maggio ci sarà la  decisiva scrematura.

 

Girone A. Fosse finita ieri – toccate pure ferro – si giocherebbe soltanto un playout tra Chisola e Castanese, in quanto lo Stresa Vergante dista esattamente 8 punti dal Pont Donnaz e dal Pinerolo. Girone B. Stesso discorso: il Varese terz’ultimo si trova a 9 punti dal Villa Valle e sarebbe fuori dai giochi, retrocesso, mentre si disputerebbe Real Calepina-Breno. Fin qui tutto troppo facile, troppo semplice, troppo lineare. Nel calcio non tutti i passaggi finiscono al giusto destinatario, non tutti i rigori terminano in fondo al sacco, non tutte le disposizioni tattiche degli allenatori vengono rispettate dai giocatori. E chi nei momenti topici della stagione perde la testa, sia dentro che fuori dal rettangolo (o magari in panchina…) condiziona anche il futuro di tutti gli altri, compagni, allenatori, direttori sportivi, e talora anche dirigenti e presidenti.

 

Limitiamoci alle due squadre nel girone A ancora coinvolte nel maelstrom infernale della zona retrocessione, che vivono questi ultimi 2 mesi di campionato basando i loro ragionamenti su alcuni punti fermi e sottintese convinzioni, anche su relative speranze, magari divise tra ottimismo e pessimismo, e anche, inutile negarlo, in preda a talune innate paure, a ben comprensibili e sia pure controllati timori, insomma con qualche inevitabile incubo notturno.

 

Borgosesia:            36 punti, 9 vittorie, 9 pareggi, 12 sconfitte; gol fatti 39, subiti 46. Gioca domenica ad Asti, mercoledì – in anticipo da Viareggio Cup – in casa col Gozzano, poi a Chisola, quindi in casa con la Fezzanese giovedì prima di Pasqua, poi il 16 aprile a Tortona. Le ultime due gare in casa di fila il 23 e il 30 aprile sfide salvezza contro Castellanzese e Pont Donnaz, per chiudere con la trasferta di Sestri Levante, certamente contro una squadra in preda ai festeggiamenti per la vittoria (che però sarà arrivata un bel po’ prima). Fate voi i conti. Stiamo bassi bassi: farà almeno 10 punti ? Se batte Castellanzese e Pont Donnaz ne arriverrano quasi  certamente di più. Ma anche soltanto 10 basteranno per andare a 46 punti e per firmare la partecipazione al 14° anno di serie D consecutivo, sia pure con l’ausilio di un ripescaggio.

 

Stresa: 26 punti, 6 vittorie, 8 pareggi, 16 sconfitte; gol fatti 32, subiti   41. I borromaici giocano in casa contro il Ligorna e subito dopo sempre al Forlano con la Fezzanese. Poi lo Stresa si reca a Gozzano il 2 aprile, quindi riceve il Bra prima di Pasqua, e fa visita alla capolista Sestri Levante per poi ospitare il Legnano. Sfida diretta alla penultima, fuori casa contro la Castanese, per chiudere sul terreno amico con la Sanremese. Anche in questo caso facciamo i conti. Servono 4 punti con Ligorna e Fezzanese, poi almeno un pareggio nel derby dei due laghi, quindi sarà dura con Bra e Sestri (che in quel momento potrebbe aver bisogno dei 3 punti per festeggiare…). Col Legnano partita delicata ma non impossibile. Subito dopo (se la situazione in classifica sarà ancora gestibile) arriva la trasferta con la Castanese, cartina di tornasole di tutta una stagione, se però serve a decidere la posizione in classifica. Perché l’ultima, con la Sanremese, potrebbe o no essere una sinecura, oppure l’ultima spiaggia libera – gratis e non a pagamento – a seconda delle necessità di quel giorno. Ma ci sono ancora spiagge libere a Stresa ? Forse no. Io comunque ne conosco alcune sul lago Maggiore. E anche sul lago d’Orta, se è per questo. Un po’ meno a Sestri e a Sanremo.

 

Roberto Cominoli

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