Sanità, Morandi: “Alla direttrice dell’Asl Serpieri chiediamo una risposta scritta in merito a quanto emerso durante la Rappresentanza”

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Una risposta scritta da parte della direttrice dell’Asl Chiara Serpieri alla madre di tutte le domande, cosi la definisce il presidente della Rappresentanza dei sindaci Gianni Morandi. “Abbiamo la necessità di avere una risposta scritta rispetto a quanto emerso nella riunione di pochi giorni fa: la domanda, ribadita da tutti ed esplicitata molto chiaramente in chiusura di riunione dal collega Pizzi, è quella relativa alle caratteristiche dei reparti DEA previsti nell’ambito della demolizione e ricostruzione dei due ospedali. E precisamente chiediamo di sapere se i due ospedali demoliti e ricostruiti avranno un DEA di primo livello per ognuno dei due plessi ospedalieri così come descritto sul sito del Ministero della Salute , che dice che la struttura ospedaliera sede di DEA di I livello (spoke) esegue tutti gli interventi previsti per l’ospedale sede di pronto soccorso e svolge funzioni di accettazione in emergenza urgenza per patologie di maggiore complessità, con le funzioni di osservazione e breve degenza, di rianimazione. Contemporaneamente, devono essere garantiti interventi diagnostico-terapeutici di medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, cardiologia con UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologia). Sono inoltre assicurate le prestazioni di laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologiche, di diagnostica per immagini, e trasfusionali.Naturalmente questa opzione, auspicabile, comporterebbe necessariamente la presenza contemporanea di molti reparti sia a Domodossola sia a Verbania. Se cosi non fosse, ci indichino quale fra queste 2 ipotesi sarebbe quella prevista, se un unico DEA con due sedi come è attualmente con il modello dell’ospedale unico plurisede o se Un solo Dea in uno dei 2 presidi e un posto di pronto soccorso nell’altra sede e in questo caso ci piacerebbe sapere le le rispettive previsioni di allocazione. A questa domanda pur non essendoci stata una risposta durante l’incontro abbiamo tutti preso atto dell’impegno del Presidente Cirio nel chiedere formalmente agli organi tecnici di predisporre una risposta scritta e pertanto immagino che sia egli stesso desideroso di avere conoscenza di questo aspetto da sottoporre poi all’attenzione del Consiglio Regionale che dovrà assumere decisioni molto importanti per il futuro della nostra organizzazione sanitaria e ospedaliera” conclude Morandi.

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