“Abbiamo chiesto una seduta straordinaria dopo che sono state rifiutate le nostre richieste di audizioni e di un consiglio aperto, perché vogliamo che l’assemblea regionale dedichi tutto il tempo per approfondire l’argomento”. Domenico Rossi, segretario regionale del Pd e vicepresidente della Commissione sanità, ha aperto la riunione di questa mattina a Palazzo Lascaris, sulla rete ospedaliera del Vco.
Presente anche una delegazione del territorio, formata dai sindaci Silvia Marchionini e Augusto Quaretta, dai medici Antonio Lillo, presidente dell’Ordine dei Medici del Vco, Adele Sacco, e Sandro Romagnoli.
“E’ la prima volta in tutta la storia della Regione Piemonte, in cui la giunta non fa una proposta, ma lascia due opzioni a scelta del consiglio – ha detto Rossi – perché qualcuno non si è voluto prendere la responsabilità di far saltare il progetto di Ornavasso, già pronto, finanziato e condiviso, senza avere un’alternativa, contro il parere di sindaci, medici, sindacati e di uno studio finanziato dalla Regione. Non si è avuto il coraggio di dire al partito locale della maggioranza che stava sbagliando” ha detto Rossi. E ha proseguito: “Vogliamo dare voce alle voci che la destra ha silenziato”. I consiglieri del Pd hanno mostrato dei cartelli con le scritte “sindaci” “cittadini” “sindacati” e “ordine dei medici”. Il presidente ha quindi sospeso la seduta.
A lavori ripresi, letta la lettera che Marchionini ha inviato a ciascun consigliere.
Poi la parola è andata al presidente del gruppo della Lega Alberto Preioni ha ribadito il perché della scelta del mantenimento dei due ospedali: “Quella di Ornavasso era una posizione assurda, scelta per non fare l’ospedale unico. I sindaci l’hanno votata perché l’assessore Saitta era venuto a dire che in 4 anni avrebbero avuto l’ospedale nuovo. In realtà in cinque anni di tempo non ci sono stati atti concreti, se ci fosse stato un bando di gara non avremmo mai fatto niente”. E ancora: “Quello del Vco è un territorio complesso, con la specificità montana e una vocazione turistica. I sindaci chiedono un ospedale baricentrico, ma non dicono dove perché non c’è un luogo condiviso. Non si è giunti a una sintesi. E non è nemmeno vero che tutti i sindaci sono a favore”. E sulla ristrutturazione dei due presidi ha osservato: “Ci sono 200 milioni a fondo perduto. Bisogna essere sinceri sui tempi, siamo in Italia e in tre anni non si fa un ospedale nuovo”. E ha proseguito: “I cittadini hanno già scelto quando hanno votato me, ho detto sempre di voler difendere e potenziare i nostri ospedali. Con il covid sono cambiati i paradigmi e i nostri ospedali hanno dimostrato di saper curare pazienti anche da fuori regione”. Preioni ha ricordato di aver presentato una proposta di legge per l’aumento degli stipendi di medici e infermieri sul modello della Val D’Aosta in ragione della specificità montana e della concorrenza con la Svizzera. “Anche i sindaci devono fare la loro parte, con contributi ai medici per gli asili e per gli affitti” ha aggiunto.
Nel pomeriggio la seduta è ripresa con la discussione dei 130 emendamenti dell’opposizione, tutti rigettati dalla maggioranza. Assente l’assessore alla Sanità Icardi, la delibera è stata brevemente illustrata dal vice presidente Fabio Carosso.
Subito dopo il Pd ha preso la parola con il capogruppo Raffaele Gallo, che ha stigmatizzato “le pochissime parole spese dal vicepresidente su questo argomento”, e “l’assenza dell’assessore alla Sanità mentre si affronta un tema così importante”. E’ “inaudito – ha detto Gallo – che la giunta non prenda posizione: una delibera come quella oggi in Aula non si è mai vista”
“E’ emerso chiaramente – commentano Marchionini e Quaretta – che non vi è nessuna certezza sui finanziamenti, nessun progetto pronto, nessun piano per i Dea e su quali reparti da collocare nei due ospedali; l’unica certezza è un iter ipotizzato lunghissimo di oltre otto anni. E nessun chiarimento è arrivato dal consigliere regionale del territorio che ha addirittura avuto il cattivo gusto di parlare male del Vco (che rappresenta), presentando infine la proposta di legge di aumento degli stipendi dei medici nel VCO (idea lanciata dalla rappresentanza dei Sindaci il 6 dicembre) come se fosse sua. Ringraziamo i dottori Antonio Lillo, Adele Sacco, e Sandro Romagnoli presenti stamattina a Torino per trasmettere, se pur nel silenzio imposto con la chiusura a qualsiasi dialogo, quanto la scelta di cancellare un nuovo e unico ospedale per il VCO sia un autentico salto nel buio, e significhi destinare i cittadini di tutta la provincia a dover uscire dal territorio per farsi curare con, nei fatti, la fine della sanità pubblica nel Vco”.
Da Preioni nel pomeriggio durante la discussione poi l’attacco a Marchionini, che “tutti i giorni sul giornale dice che le cose vanno male, lasciate i medici lavorare, attaccate me”. “Si infatti, ero lì in consiglio con i medici proprio perché li attacco” ribatte la sindaca.