Quasi 5 milioni di euro per il rinnovo della Radioterapia dell’ospedale di Verbania

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L’ASL VCO ha finalizzato il primo passo per l’aggiornamento tecnologico delle apparecchiature di Radioterapia dell’Ospedale Castelli di Verbania con la sostituzione dei due acceleratori lineari e del simulatore TAC attualmente in uso presso la Struttura. Con procedura telematica su apposita piattaforma l’ASL VCO è riuscita ad acquisire due acceleratori lineari per sistemi di radioterapia, su una disponibilità di 25 macchine. Con la stessa procedura acquisiti anche gli accessori per i due acceleratori.
L’acquisto è stato possibile grazie ai fondi PNRR e in accordo con la Regione Piemonte, destinati 4.000.000 € al rinnovo tecnologico delle apparecchiature di radioterapia.
A completamento del progetto mirato a garantire prestazioni di altissimo livello, stanziati 700.000€ di fondi ASL VCO, per la sostituzione del simulatore TAC.
L’acceleratore lineare è considerato uno tra i sistemi più avanzati presenti oggi sul mercato mondiale per la radioterapia oncologica e attualmente disponibile solo in pochi centri radioterapici di eccellenza. Gli esperti lo considerano uno strumento innovativo per la radioterapia, poichè in grado di erogare trattamenti altamente accurati, personalizzati e ad elevata complessità.
L’apparecchiatura può essere usata per il trattamento di tutte le patologie oncologiche, anche in concomitanza alla chemioterapia e in associazione o in alternativa della chirurgia.
Altra apparecchiatura assai qualificante per la radioterapia verbanese è il simulatore TAC, un tomografo computerizzato di ultima generazione a 64 strati in grado di fornire immagini di altissima qualità dedicato alle procedure di pianificazione dei trattamenti radioterapici.
L’importante investimento voluto dalla Direzione Aziendale Asl VCO consentirà di dotare la Struttura di Radioterapia di apparecchiature in grado di soddisfare i più moderni standard clinici di trattamento. I vantaggi e le ricadute positive, riguarderanno l’ottimizzazione e la completezza dell’offerta terapeutica, evitando il disagio per i pazienti di eseguire il trattamento presso altri centri, riducendo la mobilità intra ed extraregionale e i tempi di attesa.

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