Passano da 4 a 3 le corse giornaliere autobus di collegamento tra Bognanco e Domodossola. Succede da qualche giorno. Nelle scorse settimane la società Comazzi che gestisce il servizio ha scritto una lettera all’Agenzia regionale per la mobilità comunicando la decisione e motivandola con l’assenza di passeggeri.
In comune nulla è stato comunicato. “Siamo venuti a saperlo per un caso fortuito e subito ci siamo mobilitati” spiega il vice sindaco Fabrizio Maccagno.
Il sindaco Mauro Valentini ha anche scritto al Prefetto del Vco per sottoporgli i problemi che una simile decisione causa al paese. “Si potrebbe ravvisare l’interruzione di un pubblico servizio. In paese abbiamo residenti senza patente e turisti che raggiungono l’alta valle” sottolinea Valentini.
Della questione è stata pure investita la stessa Agenzia regionale per la mobilità. “La società di trasporti Comazzi ha inviato loro una lettera per comunicare la cancellazione della corsa in partenza alle 18 da Bognanco verso Domo e viceversa attorno alle 18.30. Mi chiedo come sia potuto avvenire valutato che per effettuare il servizio vengono spesi anche soldi pubblici “ rincara Valentini.
Il tema è stato anche oggetto di una missiva inviata alla stessa Agenzia torinese dal capogruppo della Lega in Regione, Alberto Preioni.
E la società che in gestione come replica ? “Non ci sono i numeri per continuare a mantenere l’ultima corsa giornaliera. Proprio perché trattasi di soldi pubblici crediamo sia giusto non sperperali” si giustificano dagli uffici di Regione Nosere a Domodossola. Bognanco non ci sta e grida allo scandalo : “Si parla sempre della montagna, della necessità di mantenerla in vita. Poi però quando occorre adottare provvedimenti per aiutarla la si lascia sola. Noi però non ci scoraggiamo e andiamo avanti nella battaglia. Vogliamo ci sia restituito quanto tolto” commentano all’unisono Valentini e Maccagno.
Protesta il comune di Bognanco dopo la cancellazione della corsa serale del bus per Domo
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