Avrebbe prelevato 2900 euro con la carta dell’uomo, un sessantenne, che assisteva in una casa protetta.
I carabinieri della stazione di Cannobio hanno denunciato una operatrice socio sanitaria per indebito utilizzo di strumenti di pagamento e furto aggravato. A sporgere denuncia è stato l’amministratore di sostegno dell’uomo,che ha notato dagli estratti conto dei movimenti non giustificati.
La carta di credito era a disposizione di tutto il personale che assisteva l’uomo per provvedere alle sue esigenze e le operazioni venivano annotate su un apposito registro con il nome dell’operatore che aveva eseguito il pagamento.
I carabinieri hanno incrociato le date e gli orari dei pagamenti degli estratti conto con i turni del personale. Sono così riusciti a individuare l’unica operatrice sempre presente quando erano stati effettuati i prelievi indebiti.
La donna, 48 anni, residente nel Verbano, incalzata dai carabinieri, alla fine ha confessato, dicendo di trovarsi in difficoltà economica e familiare, ma di non ricordare l’ammontare della cifra prelevata. Sono undici le operazioni indebite contestate.
Sulla propria pagina Facebook, l’Opera Pia di Cannobio ha voluto precisare di essere estranea ai fatti che riguardano un’altra struttura.