Nell’11a giornata, 2a di ritorno, vittorie casalinghe di Vigasio e Kennedy ai danni di Mosciano e Santa Lucia, per 5 a 3 e 6 a 2, due successi esterni, il primo haimè di Sant’Angelo Montegrillo a Possaccio per 5 a 3, il secondo del Flaminio con Santa Chiara a Napoli per 5 a 3, infine il pareggio 4 a 4 tra Giorgione Tre Villese e Caccialanza.
Dopo la lunga pausa di Pasqua si è ricominciato a giocare e la classifica adesso comincia ad assumere contorni precisi. Vigasio guida con 27 punti, al secondo posto si insediano con 20 punti Giorgione Tre Villese e Sant’Angelo Montegrillo, insidiate in chiave “final four” dalla Flaminio con 18 punti e da Caccialanza a quota 17: una sola di queste 5 squadre sarà fuori dai giochi a fine campionato. Le altre 5 già distanziate, si giocano la salvezza: Santa Chiara e Kennedy con 14 punti, Mosciano con 12, Possaccio con 8 e Santa Lucia con 6. I punti ancora a disposizione sono 21.
E veniamo ai nostri. In campo si è visto anche il ritorno di Max Chiappella, che ha dato una mano sia in terna che in coppia, ma non ha cambiato gli esiti del match, nel quale non sono bastate le buone prestazioni di Cristian Andreani che nel singolo ha vinto due volte contro Giuliano Di Nicola, prima per 8 a 1 e poi per 8 a 3. Sconfitta invece due volte la terna composta da Signorini, Chiappella e Scicchitano. Nel primo set Santucci, Manuelli e Marco Di Nicola hanno fatto in fretta, vincendo 8 a 1. Combattuto il secondo set nel quale è mancato il guizzo decisivo ai verbanesi, sconfitti 7 a 8. Due o tre giocate dei nostri sono state a dir poco infelici.
I giochi di coppia sono stati dunque decisivi. Il D.S. Sergio Tosi ha mescolato le carte schierando da un lato Signorini e Schicchitano, dall’altro Andreani e Chiappella. Se i primi due hanno fatto loro il primo scontro per 8 a 3 contro Manuelli e Marco Di Nicola, perdendo poi però il secondo per 5 a 8, i secondi hanno perso entrambe le gare, prima per 3 a 8 e poi per 6 a 8, contro Giuliano di Nicola e Santucci. Il numeroso pubblico stavolta ha mormorato sugli spalti…
La classifica è diventata impietosa. O la squadra ritrova le convinzioni e in alcuni casi le giocate dei tempi passati, oppure potrebbe finire male, molto male. Retrocedono le due società all’ultimo e penultimo posto, più un’ulteriore società dopo playout tra terzultima e quartultima, purché tra le stesse esistano al massimo 3 punti di distacco. In caso contrario retrocederà anche la terzultima classificata.