Il Tar del Piemonte ha concesso poco più di due mesi di tempo alle parti per trovare una soluzione alla vicenda della pista di mountain bike tra Macugnaga e la valle di Saas, nel canton Vallese, un progetto finanziato con 1,4 milioni di euro di fondi Interreg Italia-Svizzera e a oggi non ancora concluso, dopo il sequestro del cantiere nel maggio dell’anno scorso e il dissequestro ordinato dalla Cassazione a metà dicembre. Il tribunale amministrativo, chiamato a esprimersi sui ricorsi presentati dal Comune di Macugnaga contro la Soprintendenza e l’Agenzia delle dogane circa i dinieghi alle autorizzazioni paesaggistiche e di realizzazione opere nei pressi del confine, ha fissato per il 20 marzo la nuova udienza per consentire, si legge nell’ordinanza, “una valutazione congiunta della vicenda”. Il collegio di giudici ha riconosciuto una “obiettiva complessità amministrativa della situazione essendo coinvolte più amministrazioni” e preso atto della disponibilità della parti a valutare una “soluzione concordata”. Il progetto prevede la realizzazione di un tracciato internazionale per mountain bike che unisca Macugnaga alla valle di Saas attraverso il passo del Moro, a circa 2.900 metri di quota.