Ubriaco, ha picchiato il padre e gli ha procurato gravi lesioni. E’ successo la scorsa notte a Verbania: un trentaduenne è stato immediatamente allontanato da casa, secondo le disposizioni del “Codice rosso”. Nella casa in cui stava avvenendo la violenta lite, sono intervenuti i Carabinieri del Radiomobilie. L’uomo di origini albanesi, ma di cittadinanza italiana, in preda all’alcol, ha dato in escandescenza aggredendo il genitore e procurandogli gravi lesioni. Poi ha danneggiato alcuni mobili dell’arredamento, ferendosi da solo mentre rompeva il vetro di una porta.
E’ scattato così il cosiddetto Codice rosso, che prevede l’allontanamento da casa vista la pericolosità del soggetto, che è stato denunciato per minacce e lesioni.
Sempre la scorsa notte, a Baveno, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Verbania hanno arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale un 43 enne residente nel Verbano. Una pattuglia. infatti, verso le ore 02.00 stava transitando nei pressi della stazione ferroviaria di Baveno quando i carabinieri hanno notato la presenza di due persone sedute all’esterno di un bar in quel momento già chiuso, intente a consumare bevande alcoliche. I militari hanno deciso quindi di procedere ad un controllo dei soggetti chiedendo loro i documenti di identità. A quel punto uno dei due, che probabilmente era in stato di ebrezza, ha iniziato ad inveire contro i carabinieri, dapprima cercando di strappare loro di mano la cartellina dove stavano annotando le circostanze del controllo per poi tentare di colpirne uno con un pugno.
A quel punto i militari hanno immobilizzato il soggetto e nella breve colluttazione uno dei due carabinieri ha subito una lieve distorsione del polso. Sei sono state invece le persone denunciate per guida in stato di ebrezza, controllate su tutta la rete stradale della provincia, in particolare in orario serale e notturno, con valori registrati di tasso alcolemico anche 4 volte il limite consentito. Infine una persona residente nel Verbano, con precedenti, è stata denunciata per porto abusivo di strumenti atti ad offendere, poiché a seguito di un controllo ad Arizzano a bordo della sua auto, sono stati rinvenuti e sequestrati due coltelli a serramanico.
Nella notte tra sabato e domenica, invece, i carabinieri del Radiomobile di Domodossola sono intervenuti a Villadossola dove un passante aveva notato e segnalato alla centrale operativa della Compagnia di Domodossola la presenza di una donna sul ponte in pietra in Corso Italia, seduta con le gambe all’esterno del parapetto. All’arrivo della pattuglia i militari hanno effettivamente visto la donna seduta sul parapetto del ponte con le gambe all’esterno dello stesso e lo sguardo nel vuoto.
Fermata la macchina di servizio in posizione arretrata si sono incamminati a piedi anche per non allarmare la donna. Man mano che i militari si avvicinavano al punto esatto in cui era seduta hanno sentito che parlava ad alta voce, pronunciando frasi sconnesse che però lasciavano intendere chiaramente la volontà di gettarsi nel vuoto. Raggiunta la donna i carabinieri l’hanno afferrata da dietro prima che potesse lasciarsi andare riportandola sul sedime stradale del ponte e chiedendo immediatamente l’intervento del personale sanitario del 118, che ha poi trasportato la donna, in evidente stato di ebrezza, all’ospedale di Domodossola. Dalle prime ricostruzioni sembra che il motivo di tale gesto sia riconducibile ad una lite avuta il giorno stesso con il suo convivente.