Pianta invasiva nel fiume Toce, al via test di Arpa

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Sono cominciati i campionamenti di Arpa sulla elodea nuttallii, la pianta invasiva che ha colonizzato 7 ettari del fiume Toce nei pressi del lago Maggiore, nel Verbano-Cusio-Ossola. Le analisi, di cui si attendono gli esiti tra circa una decina di giorni, misureranno tracce di Ddt e inquinanti nelle piante e nel sedimento del fondale dove ha attecchito: l’area rientra infatti nel sito di interesse nazionale di bonifica di Pieve Vergonte. I primi test conoscitivi, compiuti nelle settimane scorse, indicano bassi livelli di contaminanti, il che rende ottimisti circa la modalità di smaltimento della pianta: in caso di livelli alti, occorrerà trattarla come rifiuto pericoloso; viceversa, potrebbe venire destinata a compostaggio, con costi decisamente inferiori. Intanto si stanno delineando le modalità di intervento per la rimozione della pianta invasiva, che ha conseguenze dannose sull’ecosistema acquatico: verrà estirpata, avanzando da monte verso valle, e posta a sgrondare in depositi temporanei allestiti in punti sicuri sulle sponde del fiume. In pochi giorni la pianta si riduce notevolmente di volume, e così anche i costi di smaltimento risultano inferiori.

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