A Cesara torna per il 35esimo anno il Natale a luci spente. Iniziativa che porta la firma del Comune e della Parrocchia del paese cusiano.
“Natale senza luci” ogni anno lancia un messaggio di pace. Iniziativa che negli anni è cresciuta se dal 1989 ad oggi ha raccolto e devoluto in beneficenza qualcosa come 182 mila euro. Grazie a questi fondi in Africa sono stati realizzati pozzi d’acqua per aiutare le popolazioni colpite dalla fame a causa delle guerre in atto nel paese. Parte dei fondi sono andati anche alle donne afgane di Herat impegnate nel progetto di raccolta dello zafferano oppure alle suore comboniane per far studiare i bimbi di alcuni villaggi del deserto di Giuda. Un progetto studiato per non lasciare nessuno indietro. Tant’è che una parte dei soldi raccolti dal progetto Cesara, rimangono anche sul territorio e finanziano famiglie in stato di necessità.
Anima del progetto sono il sindaco Giancarlo Ricca e don Renato Sacco. “Crediamo in gesti d solidarietà – hanno scritto i due nel messaggio rivolto ai loro concittadini -. Vogliamo vivere un Natale vero. E per rafforzare la nostra iniziativa con un segno visibile invitiamo ad accendere sui davanzali e sui balconi delle case alcuni lumini” L’invito, per tutto il periodo dell’Avvento e a Natale alle 19 di ogni giorno festivo, è quello di illuminare la notte di Cesara con mille fiammelle. “Vogliono essere il segno dell’impegno di ogni famiglia a tenere accesa la luce della speranza” concludono il sindaco e il parroco.
Per il 35esimo anno Cesara sceglie di illuminare il Natale con i lumini
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