Parco Val Grande, i cacciatori rinunciano alla richiesta di sospensiva del Decreto del Presidente della Repubblica

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I legali dei cacciatori del Comprensorio Alpino Vco1 hanno rinunciato alla richiesta di sospensiva del Decreto del Presidente della Repubblica per l’ampliamento del Parco Val Grande. Questa mattina era fissata l’udienza al Tar di Torino.
Resta quindi confermato l’ampliamento del Parco con gli atti relativi. Almeno fino a quando il Tar non fisserà l’udienza (al momento non c’è una data) per discutere nel merito l’impugnazione del provvedimento. Il Comprensorio Alpino Vco 1 infatti lamenta che con l’ampliamento del Parco si restringe l’area in cui è concessa la caccia.
Il ricorso è quindi stato presentato contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Ambiente, la Regione Piemonte, e nei confronti del Parco Val Grande, dell’Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, dei Comuni interessati, di Verbania, Vogogna, Ornavasso, Mergozzo e Cossogno.
La Presidenza del Consiglio e altri enti, tra cui il Comune di Ornavasso, si sono costituiti in giudizio.
Il Comune di Ornavasso aveva depositato una memoria, nella quale, oltre a mettere in discussione la competenza del Tar Piemontese in proposito, sostenendo che trattandosi di un Parco Nazionale, dovrebbe deciderne il Tar del Lazio, contestava le motivazioni addotte dal Comprensorio nel ricorso.
L’11 ottobre scorso era stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente Mattarella che sanciva l’estensione dei confini del Parco fino a parte del territorio di Verbania, di Ornavasso e di Mergozzo. Una decisione attesa da molto tempo dai sostenitori del Parco, dai suoi presidenti, e dai Comuni coinvolti.

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