Paffoni a San Giorgio per chiuderla

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La Paffoni vede il traguardo. Ma per tagliarlo, rimane da percorrere il rettilineo finale e quindi prima di alzare le mani dal manubrio, per usare un termine ciclistico ed in voga in questo momento con il Giro d’Italia in pieno svolgimento, bisogna ancora rimanere concentrati. Certo essere avanti 2-0 nella serie di play-in con la Sangiorgese è il viatico migliore per raggiungere quella serie B elite che rappresentava e rappresenta oggi più che mai l’obiettivo dichiarato. Nelle prime due partite Omegna ha dimostrato di essere superiore all’avversario, come testimoniato anche dal punteggio finale, abbastanza ampio nelle proporzioni: dieci punti di vantaggio in gara 1, dodici in gara due. Partite che hanno ricalcato anche quella di febbraio in campionato: equilibrio per 30′, poi il break decisivo della Fulgor nell’ultimo quarto. E’ successo anche in questa serie, anche perchè coach Roncari, sopportato dai suoi giocatori più che supportato, ci ha messo del suo, con quintetti che definire originali è un eufemismo e che hanno finito per creare confusione nei suoi giocatori e sicurezza in quelli avvesari. Il dato più positivo, per la Paffoni, è l’aver avuto tanti protagonisti diversi: Torgano e Markovic su tutti in gara 1, Minoli e Balanzoni in gara due, ma con un contributo importante che è arrivato da tutta la truppa rossoverde. ” Guai però a pensare che il più sia fatto: ci attende una battaglia al PalaBertelli, non abbiamo ancora fatto nulla. Dobbiamo provare a chiudere subito i conti, consapevoli che dovremo essere ancora più bravi di quanto non siamo stati nei primi due match- l’analisi di coach Quilici. Omegna che venerdi a San Giorgio sarà accompagnata da tantissimi tifosi: andati a ruba i biglietti messi a a disposizione dalla società di casa, in tanti hanno prenotato comunque il biglietto on-line e non mancheranno di esserci per spingere la Paffoni verso la serie B Elite

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