La 120 ma edizione delle festa di San Vito si sta rivelando uno scrigno di emozioni grazie alla felice formula che vede inserite nel programma eventi in grado di soddisfare non solo il pubblico di tutte le età, ma le diverse componenti della società omegnese. La prova è nel ricco cartellone musicale con star nazionali, musica leggera e musica classica. Lo si è visto l’altra sera in occasione del concerto che si è tenuto all’interno della Collegiata Sant’Ambrogio, la chiesa parrocchiale di Omegna da parte degli studenti del liceo musicale Gobetti. Dimostrando una grande maturità gli alunni hanno eseguito brani di Bach, Liszt e Debussy riscuotendo il meritato successo del pubblico. Non solo musica a San vito. Domenica mattina al termine della Messa in piazza Beltrami si è svolta la benedizione dei mezzi di soccorso e dei veicoli delle forze dell’ordine che operano ad Omegna. Anche in questo caso si tratta di una cerimonia diventata tradizionale che è anche l’occasione per dire grazie a quanti durante l’anno si prodigano per aiutare la popolazione nel momento dell’emergenza e del bisogno in modo particolare in questi giorni in cui tutti facciamo festa, mentre chi veste una divisa, sia nelle forze di polizia come nel volontariato, ha poco tempo per festeggiare, ma è a disposizione della comunità. San Vito è anche il periodo di iniziative che gli omegnesi e non solo loro dimostrano di apprezzare. Lo si è constatato domenica pomeriggio con il salotto di Diderot dedicato ad un argomento non certo facile: andare oltre i confini dell’anima. A dialogare con Sara Rubinelli c’erano due sacerdoti, il parroco don Gian Mario Lanfranchini e il responsabile dell’oratorio don Luca Longo. Ad ascoltare c’era tanta gente a dimostrazione che anche parlare di spiritualità, fra cene, concerti e show vari, è ancora una esigenza della gente.