Omicidio di Oleggio, sentiti i due castellettesi che hanno accompagnato Bonetto al condominio di via Fratelli Cantoni

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Sono molti gli elementi che gli inquirenti stanno raccogliendo per far luce sulla morte di Michele Bonetto, 45 anni, vittima venerdì 29 aprile dal presunto omicida Vincenzo Lasco, 64 anni, ora residente ad Oleggio. Una coltellata fatale al fianco ha posto fine alla vita della vittima, vano era stato il trasporto immediato in ambulanza al Dea dell’ospedale Maggiore della Carità di Novara. I risultati dell’autopsia, non ancora resi noti, e le testimonianze potranno fare chiarezza sul motivo del litigio tra i due.

Per prima cosa si è appurato che il Bonetto, residente a Castelletto, quel giorno era stato accompagnato ad Oleggio per avere un chiarimento con il Lasco, persona già conosciuta dalle forze dell’ordine e con diversi anni già trascorsi in carcere. Sono stati sentiti i due castellettesi che hanno accompagnato il Bonetto al condominio di via Fratelli Cantoni, dove è avvenuto il
fattaccio.

Il presunto assassino non parla. Si è chiuso in un mutismo che non aiuta gli inquirenti a risalire alla realtà dei i fatti. Un altro elemento molto importante riguarda la figlia che, il giorno dopo l’omicidio del padre, avrebbe denunciato ai carabinieri di Castelletto Ticino di continue molestie subite ad opera del Lasco.
Nella perquisizione in casa i militari, coordinati dal pm Nicola Serianni, non hanno trovato l’arma dell’accoltellamento, ma hanno rinvenuto 70 grammi di cocaina; una quantità che fa desumere l’attività di spaccio dell’indagato. A Castelletto si è in attesa dei funerali del Bonetto che si svolgeranno una volta che la salma sarà messa a disposizione della famiglia.

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