Ok della corte dei Conti al piano decennale di riequilibrio finanziario del comune di Premosello

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Via libera della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti al piano di riequilibrio finanziario del comune di Premosello Chiovenda. La passività ammonta a 1.316.316,10 euro. Il rientro del debito avverrà in 10 anni. “L’approvazione del piano è determinata dalla valutazione positiva arrivata dalla Corte dei Conti che ha giudicato congrue le misure adottate dall’amministrazione comunale per scongiurare il dissesto” ha spiegato il sindaco, Elio Fovanna nella conferenza stampa convocata questa mattina nell’aula consiliare con il sindaco presente anche l’assessore Salvatore Addamo e il consigliere Luca Chessa.

Per effetto della situazione finanziaria il comune ha dovuto mettere in atto una serie di provvedimenti per aumentare le entrate : in primis aumentare la capacità di riscossione delle entrate tributarie ed extratributarie. Altre misure sono l’aumento dell’Imu, dell’addizionale Irpef.  “Si tratta di misure già annunciate in campagna elettorale. A tal proposito corre l’obbligo di ringraziare i cittadini che hanno dimostrato di saper comprendere la situazione. Doveroso ringraziamento anche verso le associazioni che operano in paese e che stanno andando avanti con le loro forze ben sapendo che non siamo in grado di espletare nessuno stanziamento “ ha aggiunto Fovanna. Il primo cittadino ha poi spiegato che  la delibera della magistratura contabile ben evidenzia come la sofferenza finanziaria dell’ente sia iniziata ben prima del Covid.
“ I controlli della Corte dei Conti sono partiti dal 2017 in avanti. Le principali criticità riscontrate hanno riguardato il mantenimento in bilancio di residui attivi senza alcune realistica possibilità di riscossione e la sottostima del fondi di dubbia esigibilità negli esercizi 2017 2018 2019 2020. E ancora si aggiunge l’omesso versamento Iva dal 20218 sino al primo trimestre 2022” ha spiegato ancora  il primo cittadino premosellese. “I giudici contabili hanno pure accertato la non corretta imputazione da parte del Comune della fatture relative alla Riss per il 2019. Se le spese per la cooperativa Kcs fossero state correttamente contabilizzate la gestione della Residenza socio sanitaria integrata sarebbe già risultata negativa nel 2019 “ ha chiosato Fovanna.

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