Nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti organici, Cuzzago dice no. Infuocata assemblea

Condividi articolo:

Infuocata assemblea ieri sera a Premosello Chiovenda dove i vertici di Conser Vco e Consorzio Rifiuti con l’amministrazione comunale hanno incontrato la cittadinanza per illustrare il progetto che vuole la nascita di un impianto per il trattamento della parte organica dei rifiuti e destinato a produrre biogas. I residenti di Cuzzago hanno bocciato senza appello il piano e chiedendone la realizzazione in altro luogo. Ne è nata una discussione a tratti accesa.

Ad aprire i lavori è stato il sindaco, Elio Fovanna che ha ricordato che trattasi di progetto che affonda le radici nel 2020 nato con l’ex sindaco Giuseppe Monti, confermato dal commissario prefettizio nel 2021. “Lo abbiamo ereditato dal passato. Siamo qui per vigilare. Se non avessimo proceduto con la vendita del terreno al Consorzio  saremmo andati incontro a penali” ha chiarito il primo cittadino. Nel corso della serata la parola è poi passata ai vertici di Conser e Coub, Giuseppe Grieco e Gianni Desanti. Il direttore del consorzio Vco ha illustrato i dettagli dell’impianto. Roberto Colombo ha spiegato che la tecnologia impiegata è stata già sperimentata in altri luoghi d’Italia. Con l’ausilio di slide ha illustrato il funzionamento dell’impianto e proposto un video dell’impianto in funzione nel comune di Faedo in Trentino.

Il progetto finanziato  da fondi Pnrr dal costo di 20 milioni di euro dovrà concludere il suo iter burocratico tassativamente entro il 31 dicembre 2023, pena la perdita del finanziamento. “Il progetto dovrà ora passare al vaglio dei competenti uffici provinciali. Se non ci saranno problemi noi andremo avanti “ha chiarito Desanti. I residenti di Cuzzago hanno obiettato che non si sentono tutelati dal Comune.  ” E’ mio compito tutelare la salute di tutti gli abitanti. Respingo categoricamente le accuse di chi dice diversamente” tuona oggi Fovanna.

I residenti della zona prossima al futuro impianto lamentano l’inidoneità del sito scelto per realizzare l’impianto per il trattamento della frazione organica dei rifiuti. Lamentano la vicinanza delle abitazioni. “Non viene rispettata la distanza minima chiesta per legge. Alcune case distano appena 15 metri. Le più lontane 250 ” osservano. A preoccupare è anche la fragilità del versante montano e la vicinanza di un rio esondato in più occasioni.  A tutte queste rimostranze Desanti e Grieco hanno ribattuto : “Se in sede di valutazione ambientale saranno evidenziati problemi non sarà dato il via libera al progetto. Diversamente l’impianto si farà”.

Articoli correlati