Un problema complesso quello della carenza di acqua a Nebbiuno. Il sindaco Fabrizio Favino in una nota, dopo l’assemblea del 25 agosto, fa il punto della situazione e comunica anche che “in questi giorni sono purtroppo riprese le interruzioni notturne e l’uso delle autobotti per integrare quanto prelevabile della fonti idriche”.
All’assemblea oltre all’amministrazione era presente anche il consulente, ingegnere Luca Bertolio. Si è cercato innanzitutto di spiegare perché il Comune è in emergenza idrica.
“Le varie fonti presenti sul nostro territorio – spiega Favino -, fino all’anno scorso, erano in grado di rifornirci di acqua potabile, a differenza dei Comuni limitrofi in continuo stato emergenziale. Quest’anno, secondo quanto affermato da Acqua Novara Vco, la disponibilità è meno della metà del fabbisogno complessivo, stimato nel giorno di massimo consumo in circa 12 litri al secondo. Tra le cause della riduzione della disponibilità idrica vi è l’oggettiva e sensibile riduzione delle precipitazioni dal 2020 a oggi. Anche il nuovo pozzo di Ostobbio 1, realizzato nel 2021, eroga una portata d’acqua decisamente inferiore a quella di progetto”.
Oltre alle autobotti e alla chiusura notturna, si è proceduto al pompaggio di acqua dal pozzo di Colazza al serbatoio di Tapigliano e al potenziamento di alcuni collegamenti per poter utilizzare tutta l’acqua proveniente dalla Cartiera di Nebbiuno che è titolare di una concessione idrica. Non è andato in porto il progetto di captare acqua nella zona di Prati Palude perché molti terreni sono privati e perché la portata è comunque diminuita.
La competenza in merito all’acquedotto, prosegue il sindaco, è in capo a Provincia, Ato1, Acqua Novara Vco, Prefettura, Arpa ed è stato nominato coordinatore del tavolo permanente per l’emergenza siccità l’assessore regionale Matteo Marnati. C’è stato un incontro il 24 agosto con le realtà coinvolte e ce ne sarà un altro a fine mese.
Per le possibili soluzioni, sono state individuate le possibilità di utilizzo delle acque del Rio Strolo, previo trattamento, e la ricerca di altre fonti idriche, sorgenti o pozzi di profondità adeguata. Sono in corso tutte le valutazioni e la ricerca delle informazioni.
La minoranza, con la consigliera Elis Piaterra, ha chiesto di pretendere da Ato investimenti e manutenzioni su Nebbiuno. La Cartiera di Nebbiuno ha confermato la volontà di collaborare per trovare la migliore soluzione per tutti. Altri partecipanti, anche in rappresentanza dei florovivaisti, hanno chiesto di essere coinvolti affinché si tenga conto di tutte le concessioni idriche in essere sul Rio Strolo. Tenendo conto del cambiamento climatico in corso, alcuni nebbiunesi hanno proposto di adottare soluzioni di contenimento del consumo d’acqua anche a livello domestico con piccoli accorgimenti. L’incontro si è concluso concordando un nuovo appuntamento, verso la fine Settembre o ai primi di Ottobre, per aggiornare la popolazione sugli sviluppi.