Sono state sospese poco prima delle 18 le operazioni di recupero dell’imbarcazione che si è inabissata nel lago Maggiore a Lisanza a 16 metri di profondità. I sommozzatori dei Vigili del fuoco dei nuclei i Milano e Torino hanno operato tutto il giorno con dei palloni di sollevamento. Lo scafo è stato sollevato dal fondo e trainato verso riva nella zona in cui verrà effettuato il recupero. Riprenderanno le operazioni domani mattina. In supporto hanno operato anche i sub dei Carabinieri.
Intanto, la Procura di Busto Arsizio sta acquisendo tutta la documentazione. Sono morte quattro persone, tra cui due appartenenti all’intelligence italiana e uno di quella israeliana, oltre alla compagna dello skipper, di origini russe. Al vaglio degli inquirenti ci sono la i documenti di immatricolazione della barca, tra cui il pescaggio dello scafo, la portabilità massima, eventuali lavori di ampliamento o ammodernamento e tutte le caratteristiche tecnico-legali utili a comprendere se fosse o meno tutto in ordine. Sembra che la barca potesse trasportare al massimo 15 persone, ma a bordo ce ne sarebbero state 24. Non solo, saranno anche vagliate le comunicazioni di allerta meteo divulgate nelle ore precedenti la tempesta che ha travolto l’imbarcazione e le decisioni prese dallo skipper.
Ad arricchire il fascicolo, al momento ancora “esplorativo” (nelle prossime ore il proprietario, Claudio Carminati, potrebbe essere iscritto (anche a sua garanzia) nel registro degli indagati per naufragio, ci saranno anche le autopsie sui corpi di Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi, entrambi 007 italiani, Shimoni Erez, ex appartenente alle forze di sicurezza israeliane e Anya Bozhkova, compagna di Carminati. L’esame del relitto sarà fondamentale per la direzione delle indagini. Tra i venti sopravvissuti medicati e subito dimessi negli ospedali della provincia di Varese, anche numerosi cittadini israeliani. Sembra che il gruppo stesse festeggiando il compleanno di uno dei presenti.