Mottarone, la procuratrice ha depositato le richieste di rinvio a giudizio. Leitner sta risarcendo i familiari delle vittime

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Oggi la procuratrice Olimpia Bossi ha depositato all’ufficio del Gip le richieste di rinvio a giudizio per la tragedia del Mottarone.
Nessuna sorpresa sugli indagati che a maggio avevano ricevuto la chiusura delle indagini: Luigi Nerini, gestore dell’impianto, il direttore di esercizio Enrico Perocchio e il capo servizio Gabriele Tadini. Richiesta di rinvio a giudizio anche per il presidente della società Leitner Anton Seeber, per il consigliere delegato Martin Leitner, e per Peter Rabanser, responsabile del Customer Service. Alle persone fisiche si aggiungono anche le società Ferrovie del Mottarone Srl e Leitner Spa. Le accuse contestate a vario titolo sono attentato alla sicurezza dei trasporti, rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, disastro colposo, omicidio plurimo colposo, lesioni colpose gravissime e solo per Tadini anche il falso.
La fissazione dell’udienza potrebbe avvenire nelle prossime settimane.
Intanto in una nota inviata agli organi di informazione Leitner Spa ribadisce la propria posizione: “In relazione a quanto comunicato dall’Ufficio di Procura, ovverosia l’avvenuto deposito della richiesta di rinvio a giudizio, dei soggetti coinvolti nella disgrazia occorsa presso la funivia del Mottarone, Leitner, ribadisce con forza la propria convinzione di non essere passibile di alcuna forma di addebito in relazione ai fatti contestati all’azienda e ai vertici societari”. Prosegue l’azienda di Vipiteno: “nel corso dell’attività di indagine è infatti risultato chiaramente che l’infortunio è da ascriversi a condotte dolose da parte di terzi soggetti che hanno eliminato i presidi di sicurezza che risultavano essere presenti sulla funivia del Mottarone. In ogni caso, Leitner rinnova la propria fiducia nell’operato della Magistratura ed è fiduciosa di poter chiarire la propria totale estraneità ai fatti contestati e correttezza di operato”.
Ci sono novità sul fronte dei risarcimenti ai familiari delle vittime della funivia. Leitner Spa sta conducendo le trattative, con l’avvocata Natascia Forconi dello studio Cecconi di Milano. “Contiamo di poter completare gli accordi in tempo per l’udienza preliminare” dice la legale. Massimo riserbo al momento su cifre e su chi abbia ottenuto il risarcimento. “Leitner si è resa disponibile al risarcimento non come effetto di un’ammissione di responsabilità – precisa-. Ma in spirito di solidarietà e d vicinanza alle famiglie coinvolte, pur sapendo che nessuno potrà mai restituire i congiunti che hanno perso la vita, riteniamo di poter anticipare i fondi necessari a offrire questo sollievo ai parenti delle vittime. Alla fine del processo vedremo a chi eventualmente addossare anche la responsabilità economica”.

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