Ad una settimana di distanza dalla celebrazione del messa sul lupo a Forno in Valle Strona anche la Valle Anzasca ha voluto far sentire la sua vicinanza a don Guadenzio Martini. Il parroco oggetto di denuncia da parte di Aidaa. All’associazione ambientalista lombarda si rivolgono ora i sindaci della Valle Anzasca. Gli amministratori valligiani puntano il dito contro chi – dicono – non conoscono i problemi con cui la gente di montagna deve vivere. A nome di tutti i colleghi Claudio Sonzogni e Silvia Tibaldi sindaci di Vanzone con San Carlo il primo e Calasca Castiglione la seconda, hanno voluto esprimere vicinanza a don Gaudenzio che per altro ha i natali proprio in Valle Anzasca.
E sulla questione ha voluto dire la sua anche il Comitato di Salvaguardia allevatori del Vco in una lettera aperta. “ Noi – dicono – vogliamo dare sostegno al parroco di Forno, un sacerdote vicino alla sua comunità, disponibile ad ascoltare i fedeli e i loro problemi, Una persona cresciuta tra le montagne e con la montagna nel cuore. Non c’è stata nessuna istigazione da parte sua ad uccidere i lupi. Si tratta di vere e proprie calunnie”. Per gli allevatori locali il caso ha riportato in primo piano la questione relativa all’inesistenza di una convivenza pacifica tra la cultura rurale e i lupi. “La storia dimostra che la presenza del lupo era un vero e proprio problema da combattere e per questo motivo veniva chiesto ai nobili di concedere l’utilizzo di armi da fuoco. Problema così grosso che l’uomo non si sentiva all’altezza di affrontarlo da solo, ma si affidava a Dio “
Messa lupo. Sindaci Valle Anzasca: “Solidali con don Gaudenzio “
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