È stato celebrato a Massino Visconti il centenario della posa del monumento ai Caduti, eretto nel 1923 per ricordare i combattenti morti durante la Prima Guerra Mondiale. Allora era stato collocato in piazza Vittorio Veneto, nel 1978 spostato in largo Caduti Massinesi, di fronte al cimitero. Domenica il corteo ha lasciato la piazza diretto al monumento, era preceduto dalla “Bandella Alpina del lago Maggiore”, diretta dal maestro Augusto Invenizzi, e dal tricolore sorretto da 8 alpini, i sindaci del Vergante, con il primo cittadino Antonio Airoldi. C’erano rappresentanti dell’Ambulanza del Vergante, le crocerossine, il gagliardetto alpino con il capogruppo Ezio Fornara, i labari dei gruppi ospiti. L’alzabandiera ha preceduto la deposizione della corona d’alloro. Al saluto di benvenuto del sindaco Airoldi, sono seguite le citazioni storiche del monumento. Infine la benedizione impartita da don Fabrizio Fè. In vista della ricorrenza, il Gruppo Alpini aveva provveduto a riposizionare sulla sommità la stella staccatasi durante lo spostamento del 1978. La sfilata lungo il paese, è stata il momento emozionante che non manca mai di evocare sentimenti patriottici spesso dimenticati. Per il Gruppo Alpini è stata occasione per celebrare il 42° anniversario della rifondazione. I festeggiamenti si sono aperti con la rappresentazione “Italianski karasciò non dimenticateci, fateci vivere ancora…”, un racconto basato su fatti storici in ricordo della campagna di Russia durante la Seconda Guerra Mondiale, con la partecipazione del coro Ana “La Guandra” di Oleggio. Tra i personaggi: il reduce alpino con il diario di guerra, una mamma che riceve dal figlio le lettere dal fronte del Don a cinquemila chilometri di distanza e la figura della badante che, con le sue citazioni in lingua russa, ha contribuito a rendere vero il racconto. E’ stato inserito il personaggio di monsignor Aldo del Monte, cappellano militare sul fronte russo e poi vescovo di Novara, dal cui libro “La croce sui girasoli” sono stati estratti gli spunti per il racconto. Le tre serate sono state caratterizzate da momenti enogastronomici, musiche e balli.