Manca poco alla certezza: la Guardia Costiera si fermerà tutto l’anno sul lago Maggiore

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Manca poco alla certezza: la Guardia Costiera della Marina Militare dal 2023 si fermerà tutto l’anno per sorvegliare le acque del lago Maggiore. ha confermato il sindaco di Lesa Luca Bona. Quindi non solo un servizio estivo, ma dal giugno 2023 dovrebbe proseguire per primavera, estate, autunno e inverno. A rafforzare la notizia è il fatto che una somma di quarantamila euro per la compartecipazione della Regione è stata destinata alle spese per il presidio della Guardia Costiera sul Verbano.

E’ quanto l’assessore regionale Marco Gabusi ha presentato in Commissione Trasporti, presieduta da Valter Marin, nel corso sua relazione sui Trasporti nel Bilancio di previsione 2022 / 23.  La Guardia Costiera tiene i suoi due mezzi nautici, il gommone e la pilotina, nei nuovi attracchi che sono stati realizzati al porto di Solcio. Un attracco logistico ideale in quanto la sede operativa di servizio è nel vecchio asilo di Solcio, a poco più di cento metri dai pontili. Nell’ultima riunione al termine del servizio 2022 anche alcuni comuni del Vco hanno confermato di sostenere le spese, tra questi sicuramente il comune di Stresa per voce del sindaco Marcella Severino. Siccome il servizio è esteso su tutta la sponda piemontese e lombarda non è detto che altri comuni del Vco si aggreghino per contribuire.

In inverno ci sono sempre in acque i servizi delle varie cooperative di pescatori, poi ci sono velisti e regate veliche, e il servizio privato con le isole borromee. Non va dimenticato i servizi di linea della Navigazione Lago Maggiore. Gabusi ha inoltre assicurato che le risorse messe a bilancio sono sufficienti per far fronte al nuovo contratto siglato con Trenitalia, sia per il trasporto su gomma sia ferroviario, su tutto il territorio regionale. Previsto anche lo stanziamento di un piccolo bonus per sostenere le imprese che scelgono di organizzare il trasporto merci con la ferrovia invece che su gomma. Sul fronte degli investimenti l’assessore ha citato, fra gli altri, 500mila euro per finanziare l’acquisto degli scuolabus da parte dei comuni. 

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