Madonna del Sasso dice no all’autonomia indifferenziata

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Con l’autonomia differenziata “sarebbe colpita a morte l’unità giuridica ed economica della Repubblica, con enormi complicazioni nel governo delle singole materie, in danno dell’uguaglianza dei cittadini, delle imprese e delle pubbliche amministrazioni locali e nazionali”.

Lo sostiene la giunta comunale di Madonna del Sasso (Verbano-Cusio-Ossola), che in una recente delibera ha chiesto al governo che “qualunque futuro disegno di legge attuativo dell’autonomia differenziata sia inviato alle Camere come ddl ordinario, al fine di permettere un approfondito e indispensabile dibattito pubblico nel paese su scelte che determineranno importanti e potenzialmente irreversibili conseguenze istituzionali, economiche e sociali”.

Lo scorso anno, il comune amministrato dal sindaco Ezio Barbetta salì agli onori della cronaca per un’altra delibera, quella con cui vietò sul territorio comunale gli atti discriminatori e violenti per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità, stabilendo una multa da 500 euro per i trasgressori.

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