Le storie dal Cras del dott. Calligarich: tornati in natura tre cignetti allevati da una gallina

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La storia di tre cignetti adottati da una gallina e ora tornati in natura. Arriva dal Cras di San Bernardino Verbano del dottor Uberto Calligarich. Sono i figli di una coppia di cigni che aveva costruito il nido al porto di Intra. Disturbati da alcuni ragazzi i pennuti se ne sono andati non appena i primi figli erano venuti alla luce. In quel nido però erano rimaste 3 uova. Un attento cittadino aveva chiesto aiuto alla Polizia Provinciale che, giunta prontamente sul posto e constatato l’abbandono delle uova, le aveva prelevate. In urgenza erano state affidate ad una generosa gallina che subito le ha adottate, le ha fatte schiudere ed ha accudito i tre cignetti come fossero suoi pulcini.

Si è presentata poi l’esigenza per i giovanissimi pennuti di accedere all’acqua e così la famiglia Borromeo ha messo a disposizione al Parco Pallavicino di Stresa una bella struttura provvista di ricovero e laghetto dove i cignetti -sotto gli occhi allarmati della loro mamma adottiva che si è perfino buttata in acqua per “salvarli” -hanno potuto crescere. Nei giorni scorsi il momento di tornare in natura. Sono stati monitorati per giorni dagli agenti della Polizia Provinciale che ne hanno constatato il positivo reinserimento nel Lago di Mergozzo.

Nelle ultime settimane soccorso anche un giovane camoscio maschio ritrovato a Bannio Anzino con una lesione alla colonna vertebrale. Non riusciva a reggersi sulle zampe posteriori ma dopo le cure del dottor Calligarich e la riabilitazione ha registrato progressi tali da consentirne la liberazione.

Tra le curiosità, una femmina di sparviere è stata soccorsa dai Vigili del fuoco di Verbania all’interno di un supermercato di Baveno, era rimasta intrappolata tra il muro e la vetrata. Per lei solo un grande spavento: è stata rifocillata e liberata dall’agente Scarsetti.

Di particolare perseveranza infine una poiana maschio curata per una patologia respiratoria e liberata oltre tre anni fa: il rapace per il terzo inverno consecutivo torna a chiedere cibo a San Bernardino Verbano, cibo che viene puntualmente fornito sul tetto della voliera in cui era stato ricoverato. Quest’anno tra l’altro è accompagnato da una femmina: con lei immaginiamo si allontanerà la prossima primavera per costruire una famiglia.

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