L’Asl non proroga il contratto del dottor Comaita, ormai in età pensionabile. La vicenda diventa un caso legale

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Il pensionamento del medico domese Fabrizio Comaita diventa un caso legale.
Al centro della vicenda la decisione dell’Asl di non prorogare il contratto del pediatra ormai in età pensionabile.
Tutto nasce dalla comunicazione data dall’Azienda sanitaria a inizio settimana con cui si annuncia: “Non sussistendo i presupposti di legge, l’Asl non si trova nelle condizioni di trattenere in servizio il dottor Comaita”.
Per capire la vicenda occorre però rifarsi all’iter burocratico della pratica: a gennaio il medico rassegna le dimissioni in vista del compimento del 70esimo anno di età. Lo stesso 26 gennaio gli uffici Asl prendono atto delle stesse.

Il 2 marzo, a seguito di contatti intercorsi tra il pediatra domese e l’Asl, il primo revoca le dimissioni dando disponibilità a proseguire nell’attività medica. Passaggio possibile al fine di far fronte alle esigenze del servizio sanitario regionale e per garantire i livelli essenziali di assistenza, valutata la carenza di personale medico.

Il colpo di scena arriva il 20 marzo. Come detto l’Asl annuncia che non può accogliere la revoca delle dimissioni e dà pubblicità alle famiglie dei piccoli assistiti affinché entro il 31 marzo scelgano un nuovo pediatra. Il provvedimento dell’Asl per i legali di Comaita (gli avvocati Marisa Zariani e Patrizia Adamczyk) è illegittimo: “sia per carenza di motivazione che per violazione di legge, sia per mancanza dei presupposti che avrebbero potuto giustificarlo. L’atto risulta totalmente contraddittorio rispetto a quello adottato in precedenza”. Da qui la richiesta di annullamento del provvedimento. La missiva termina sottolineando anche il danno che la situazione sta creando arrivando a ipotizzare la richiesta di risarcimento danni valutato che: “Si stanno già verificando numerose domande di emigrazione verso altri pediatri di libera scelta da parte dei genitori dei pazienti che risultavano a carico del nostro assistito” scrivono i legali.

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