Indagine della Guardia di Finanza di Milano, arrestati i fratelli Giuseppe e Pasquale Palamara

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La Guardia di Finanza di Milano ha arrestato i fratelli Giuseppe e Pasquale Palamara, imprenditori nel settore edile e movimentazione terra, accusati di bancarotta, autoriciclaggio e sottrazione fraudolenta di beni nell’ambito di una inchiesta in cui sono indagate 9 persone coordinata dal pm della dda milanese Sara Ombra. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata firmata dal gip Luigi Iannelli. Ai due fratelli, imparentati con la famiglia Ferraro di Melito di Porto Salvo e Africo, in Calabria, sono stati sequestrati un immobile, auto di lusso e disponibilità finanziarie per un valore di 1,3 milioni di euro. I fratelli Palamara risiedono sul lago Maggiore, uno ad Arona e l’altro a Meina, quest’ultimo, emerge dalle indagini, nella villa che fu di proprietà di Santo Salvatore Ferraro, ritenuto vicino a Giacomo Zagari, vertice della locale nel Varesotto.
Secondo le indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf di Milano e coordinate dal pm Sara Ombra, a partire dal 2019 i due fratelli avrebbero portato in “decozione” due società nel settore scavi ed edilizia. Su una terza azienda, che ha sede in provincia di Novara ed è ancora operativa, sono in corso accertamenti.
Pilotando i fallimenti, non solo avrebbero svuotato le aziende distraendo denaro e beni a loro favore per un valore di 1,3 milioni (una parte dei fondi sarebbero stati dirottati sui conti di una società svizzera), ma le avrebbero anche rese insolvibili nei confronti dell’erario. Da qui l’accusa di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposta oltre che di autoriciclaggio e bancarotta.
Tra i beni sequestrati oggi c’è anche un immobile dal valore di 750 mila euro. (ANSA).

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