Il parco giochi di Dagnente è stato intitolato al giovane partigiano Pietro Travaini

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Pietro Travaini, potrebbe apparire un nome come tanti. Invece è quello di un giovane partigiano di soli 17 anni che ha dato la vita per la nostra Libertà. Da stamani il Parco Giochi di Dagnente è a Lui intitolato. Una cerimonia che ha visto presenti il sindaco Federico Monti, il vice Alberto Gusmeroli, gli assessori Chiara Autunno e Marina Grassani e che ha richiamato, oltre che gli abitanti della frazione aronese, anche diversi rappresentanti di Associazioni combattentistiche dell’Anpi. Oltre quella di Arona con la presidente Lucia Caruso, anche quelle di Borgomanero, Novara e la Stella Alpina di Pombia.

Il Comitato provinciale era rappresentato da Michela Cella, presidente del Anpi Novarese. Hanno prestato servizio gli alpini Ana in congedo di Arona e Mercurago e i volontari della protezione civile e gli attivisti della “Felice Cavallotti”, la Pro Loco della Frazione. Con il Sottotenente dei carabinieri di Borgomanero c’era pure il luogotenente Verdicchio della stazione di Arona. Un piccolo corteo si è mosso dal Parco giochi sino all’ingresso dove è stata posata la targa con l’intitolazione al partigiano “Pietro Travaini”.

Dopo la benedizione di don Claudio Leonardi, due parole da parte della Caruso sul giovane partigiano: nel marzo del ’45 con alcuni compagni si recò ad Armeno, e Coiromonte per sventare un attacco delle SS, attardatosi venne catturato, portato nella pensione Stamm di Baveno e poi, il 24 marzo del 1945 avviato al sacrificio di Solcio con altri nove partigiani. Era nato a Dagnente il 16 novembre del 1927, nonostante la giovane età era già un operaio. L’intitolazione a Lui del Parco Giochi fa si che il nome di “Pietro Travaini” non finisca nell’anonimato. Alla cerimonia erano presenti alcuni nipoti.

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