IOR, una sigla che subito richiama alla mente intrighi e corruzione, con i protagonisti di alcune delle pagine più oscure della nostra storia, da Roberto Calvi a Michele Sindona. Una storia dentro la quale si muove anche un discusso e discutibile prelato, l’arcivescovo Paul Marcinkus, voluto da Paolo VI a capo di quella che comunemente viene definita come la “banca del Papa”. Lo IOR appunto.
Stando a quanto ne hanno scritto in molti, quella dello IOR sembrerebbe una autentica “storia criminale” e monsignor Marcinkus una sorta di Al Capone in Vaticano.
Ma è davvero questa la lettura corretta del passato e del presente di un’istituzione voluta da Pio XII nel 1942, in piena Seconda guerra mondiale?
È la domanda a cui cercheremo di rispondere con l’ospite de Il sasso nello stagno, il giornalista Francesco Anfossi.
Francesco Anfossi, laureato in Storia contemporanea (con una tesi sulle finanze vaticane), è caporedattore di Famiglia Cristiana ed editorialista de L’Eco di Bergamo. Autore di libri come Il Vangelo secondo gli italiani (sui rapporti tra politica e religione nel nostro Paese), Dio non volta le spalle a Napoli (un viaggio tra i mali della città), e la prima biografia di don Pino Puglisi, il sacerdote di Palermo ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993 e beatificato nel maggio del 2013, ha da poco date alle stampe, per le Edizioni ARES, il libro intitolato IOR – Luci e ombre della Banca vaticana dagli inizi a Marcinkus.
Il Sasso nello stagno è in onda su Vco Azzurra tv, ch. 17 o 617, venerdì alle 20,30, sabato alle 18 e domenica alle 14.