Il Circolo dei Lettori di Torino apre una nuova sede a Verbania, sul Lago Maggiore. Questa mattina nel capoluogo piemontese è stata stata firmata la convezione con la Fondazione. A partire dalla primavera a Verbania verranno ospitate le attività di promozione culturale con una ricca programmazione che verrà ospitata a Palazzo Pretorio, a Intra, nella centrale piazza Ranzoni. “Nel 2021 abbiamo partecipato alla competizione nazionale Capitale della Cultura, classificandoci tra i primi 10. Da lì è nata la volontà di stabilire relazioni fuori dal nostro territorio, circolo dei lettori eccellenza a livello nazionale – ha spiegato la sindaca di Verbania, Silvia Marchionini -. Il fidanzamento si conclude oggi con il matrimonio, cosicché la tradizione culturale del circolo insieme all’offerta turistica di Verbania possa portare a una programmazione che corrisponde alle esigenze di crescita della città di Verbania. “Abbiamo l’ambizione – ha ricordato l’assessora alla cultura Vittoria Poggio – di far nascere in ogni capoluogo un luogo aperto come questo da mettere a disposizione di quelle comunità che con i loro racconti e con le loro sensibilità possono allargare ulteriormente l’offerta cultura del nostro Piemonte”.”È noto a tutti che la Fondazione Circolo dei lettori ha un unico socio: la Regione Piemonte. E un brand ormai universalmente riconosciuto come quello del Circolo ha in sé una forza espansiva che lo spinge necessariamente a cercare nuovi spazi e ad aprirsi a nuovi orizzonti che investano il più possibile l’intero territorio regionale. E proprio in quest’ottica oggi è finalmente possibile annunciare l’apertura della sede di Verbania, che va ad aggiungersi a quella di Novara e a quella di Rivoli oltre alla storica sede di Torino”, commenta Giulio Biino, presidente della Fondazione. “Verbania diventerà inoltre un volano per far conoscere ed estenderei festival della Fondazione – Torino Spiritualità, Festival del Classico, Scarabocchi e Radici – con un incontro di avvicinamento o prosecuzione sui temi cui queste rassegne saranno dedicate, di anno in anno”, ha concluso Elena Loewenthal, direttore della Fondazione.