Gli aumenti tariffari della Tari hanno animato l’ultimo consiglio comunale a Omegna

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Non sono mancate le polemiche nel consiglio comunale di martedi ad Omegna, in particolare sull’aumento della Tari, tema molto caldo in questo periodo in tutta la Provincia. “Ancora una volta il centrosinistra- ha attaccato Mattia Corbetta di Fdi-dimostra la sua totale incapacità di gestire i servizi pubblici, con gravi ripercussioni sui cittadini:  un aumento della TARI di circa il 10% per i cittadini e le imprese omegnesi e del VCO. Si tratta dell’ennesimo rincaro che graverà sulle famiglie, già alle prese con l’aumento del costo della vita. I motivi di questo nuovo balzo della TARI sono da ricercare in parte nell’inflazione e in parte all’ennesimo aumento dei costi di smaltimento dei rifiuti. La situazione è destinata negli anni solo a peggiorare, anche a causa della rinuncia al contributo per la realizzazione dell’impianto a biogas per il trattamento dei rifiuti organici. A causa dell’incapacità del centrosinistra-attacca Corbetta- si è persa l’opportunità di portare nel VCO un impianto che avrebbe permesso di trattare i rifiuti in loco, riducendo drasticamente i costi di smaltimento e alleggerendo il peso sulle tasche dei cittadini” Pronta la replica del Pd omegnese. “Vogliamo rendere noto che le tariffe in sede di assemblea del Consorzio sono state approvate da tutto il Centro Destra e da parte dei Comuni del Centro Sinistra (tra cui Omegna e Gravellona Toce): si sono astenuti Verbania e Crevoladossola governati dal Centro Sinistra. Tutte le decisioni sugli impianti sono state approvate praticamente all’unanimità e sono state impostate con progetti di fattibilità (rivelatisi poi non corrispondenti ai costi reali) quando Presidente del Consorzio era Francesco Perrone, ex assessore di Paolo Marchioni (Centro Destra). Riteniamo quindi totalmente
strumentale la polemica di Mattia Corbetta, come peraltro pure le dimissioni di Cinzia Vallone, che ricordiamo essere molto vicina politicamente all’onorevole Enrico Borghi di Italia Viva.
Il Partito Democratico prende atto e accetta l’adeguamento delle tariffe TARI, ben consapevole di quanto ogni altra posizione sia strumentale e inefficace.

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