Frontalieri: stop al telelavoro. Locatelli: “La politica ci ha dimenticati”

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Ancora una beffa per i frontalieri. “Siamo stati nuovamente dimenticati” dice Antonio Locatelli. Il portavoce dei frontalieri del Vco non usa mezzi termini. “Ha dell’incredibile ma è la realtà dei fatti: purtroppo ancora una volta assistiamo ad una beffa per il mondo del frontalierato perché da mesi si sapeva che il 30 giugno scadeva il termine per la ratifica dell’accordo con la Svizzera sul telelavoro, che riguarda molti frontalieri che hanno iniziato ad utilizzarlo ovviamente sotto l’approvazione dei datori di lavoro durante il periodo del Covid. Ebbene – così Locatelli – nonostante le richieste che come tavolo tecnico dei frontalieri abbiamo inoltrato alle istituzioni e nonostante le promesse di interessamento del governo al problema, ancora una volta a pagare sono i frontalieri perché l’Italia, clamorosamente e vergognosamente, non ha ratificato l’accordo. Quindi ancora una volta, nonostante il frontalierato crei migliaia di posti lavoro e soprattutto nel Vco un benefit economico fondamentale per l’economia del territorio, siamo stati del tutto dimenticati. Ma Locatelli punta anche il dito contro le riunioni del tavolo tecnico, che non stanno più avvenendo. “Questa incresciosa situazione è anche frutto delle mancate convocazioni del tavolo tecnico provinciale sul frontalierato all’interno del quale questa ed altre problematiche legate al mondo del frontalierato emergevano e venivano indirizzate ai soggetti politici presenti”. “Come se non bastassero i problemi legati alla penosa situazione della viabilità del Vco, anche i problemi tecnici non trovano soluzioni positive, anzi – denuncia Locatelli – finiscono nel dimenticatoio come tutti i problemi dei frontalieri.

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